I dati dell’economia argentina continuano a riservare sorprese amare. L’ultimo rilevamento è sull’attività industriale che, a ottobre, ha registrato una flessione del 6,8 per cento rispetto allo stesso mese del 2017. I numeri sono quelli ufficiali dell’Indec, l’Istituto nazionale di statistica, e aggiungono che il dato aggregato dei primi dieci mesi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mostra una contrazione del 2,5 per cento. L’industria argentina, quindi, è al sesto mese consecutivo con segno negativo.

A determinare il peggioramento del contesto industriale è in modo particolare il settore tessile (-23,4 per cento interannuale), l’industria metalmeccanica (-21,3), quella chimica della gomma e della plastica (-17,2), l’automobilistica (-10,8), carta e della stampa (-7,3 per cento). A segnare un positivo è il solo settore petrolifero (raffinazione), addirittura su un +8 per cento. E non è un caso, considerando che quello energetico è il settore su cui sta puntando principalmente il governo Macri, anche in fatto di attrazione di investimenti e partnership tra pubblico e privato.


Ad appesantire lo scenario economico è il settore delle automobili. In Argentina la vendita è crollata del 45,9 per cento nel mese di novembre, fa sapere l’Associazione argentina dei concessionari di automobili. In termini nominali le vendite del mese scorso hanno raggiunto in totale le 39.565 unità, il 18,5 per cento in meno anche del mese di ottobre quando sono state venduti 48.571 nuovi modelli. E c’è un dato che appare emblematico del peggioramento delle condizioni della classe media.

La contrazione nelle vendite riguarda essenzialmente il mercato delle vetture utilitarie perché il clima recessivo danneggia in modo particolare il ceto salariato. Una conferma arriva dal modello più venduto a novembre, la Toyota Hilux 4×4, utilizzata essenzialmente nelle regioni agricole la cui economia si mantiene attiva grazie alla ripresa delle esportazioni dopo la forte svalutazione del peso. Nel complesso, i primi undici mesi del 2018 evidenziano un calo delle vendite di automobili del 9,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017.

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