Il pronostico degli analisti si è verificato, l’inflazione in Argentina nel 2021 ha superato il 50 per cento. L’Indec, il locale istituto nazionale di statistica, ha reso noto il dato definitivo dell’inflazione a dicembre, +3,8 per cento, portando l’accumulo dell’intero anno al 50,9 per cento.

È dal 2007 (23,9 per cento) che l’inflazione in Argentina annua supera il 20 per cento, per poi avvicinarsi al 40 per cento nel 2014 (38,5 per cento). Lo soglia del 40 per cento è stata oltrepassata nel 2016, quando l’indice dei prezzi al consumo si è attestato al 40,3 per cento.

Questa la tendenza degli ultimi tre anni: 2018 (47,6 per cento), 2019 (53,8) e 2020 (36,1). Nel 2021 l’inflazione ha trovato un sentiero di forte crescita sul 2020, in un periodo caratterizzato dalla caduta dell’economia causa dello scoppio della pandemia.


Scorporando i dati relativi al 2021, le voci che registrano aumenti superiori alla media del 50,9 per cento sono quelle di ristorazione e alberghi con un +65,4 per cento, abbigliamento e calzature con un +64,6 per cento, i trasporti con un +57,6 per cento, e beni e servizi legati all’istruzione con un +56,1 per cento.

inflazione in argentina 2021 dato anno

Nonostante le recenti politiche governative di controllo dei prezzi dei generi alimentari e il congelamento delle tariffe di luce e gas, l’inflazione in Argentina ha superato la previsione del ministero dell’Economia che, nella legge di bilancio per il 2021, aveva previsto una chiusura anno al 29 per cento. La prima stesura è poi stata aggiornata al 33 e, infine, al 45 per cento.

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La tendenza al rialzo è sembrata fermarsi dal mese di marzo, con una evidente stabilizzazione attorno al 2,5 per cento per poi ritornare a crescere da agosto. Di lì la decisione del governo Fernández di procedere al congelamento dei prezzi di 1.432 beni di consumo fino ai primi di gennaio 2022, per poi ridurre l’elenco a 1.300 beni con un sistema di aumento periodico che per i primi tre mesi dell’anno in corso è stabilito al 6 per cento.

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