L’inflazione in Argentina scende per il quinto mese consecutivo. Secondo l’ultimo dato ufficiale dell’Indec, il locale istituto nazionale di statistica, ad agosto si è fermata al 2,5 per cento, livello più basso degli ultimi dodici mesi. Di conseguenza, l’accumulo interannuale è del 51,3 per cento, mentre dall’inizio del 2021 il dato è aggiornato al 32,3 per cento.

inflazione in argentina agosto 2021 previsione anno

Il livello dell’inflazione in Argentina finora raggiunto ha dunque superato gli obiettivi del governo di Alberto Fernández che, nell’ultima legge di bilancio, aveva previsto il tasso di fine anno al 29 per cento. Un trend che, stando agli attual iindicatori macroeconomici, sarà difficile da invertire. Varie stime di analisti pubblici e privati prevedono che alla fine del 2021 il tasso di inflazione sarà tra il 40 e il 45 per cento. Confermandosi il paese col più alto tasso di inflazione in America Latina dopo il Venezuela.

Ad agosto, i maggiori aumenti si sono verificati su beni e servizi legati all’istruzione e alla salute (+4,2 per cento). A crescere al di sotto della media, invece, alimenti e bavande, col +1,5 per cento. Per macroregioni, è la Patagonia a registrare il maggiore aumento (+3,4) mentre il più basso è nel Cuyo (+1,8).


Il peso argentino è tra le monete che hanno subito maggiore svalutazione nel corso dei primi otto mesi di questo 2021. Nella top ten elaborata dal Currency Watchlist dell’economista Steve Hanke dell’università Johns Hopkins di Baltimora la divisa dell’Argentina è al sesto posto in un ranking che include anche paesi alle prese con pesanti crisi politico-istituzionali o situazioni di conflitto.

Secondo il Currency Watchlist, dal 1 gennaio al 27 agosto del 2021 la moneta più colpita da svalutazione a livello mondiale è il bolívar venezuelano perdendo il 98,76 per cento del suo valore. È seguita dalla lira libanese (-86,76 per cento), dal dollaro dello Zimbabwe (-84,47), il dollaro del Sudan (-80,45) e dalla lira siriana.

Il peso argentino figura al sesto posto del ranking della svalutazione avendo perso, nei quasi otto mesi presi in esame, il 57,69 per cento del valore. Dopo la divisa argentina ci sono il riyal iraniano, il manat del Tukmenistan, il birr etiope e la naira della Nigeria.

Argentina, dal 2008 deficit per 250 miliardi di dollari. Dal 1960 in negativo 9 anni su 10

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