Nessuna inversione di tendenza dell’inflazione in Argentina, almeno per il momento. La previsione arriva da analisti ed esperti del mercato nazionale, che hanno aumentato la stima per il 2019 dal 32 al 36 per cento. Ugualmente, si prevede una contrazione del prodotto interno lordo dell’1,2 per cento. Si legge nel Rilevamento mensile sulle aspettative del mercato pubblicato dalla Banca centrale argentina. Al rilevamento hanno partecipato 34 tra società di consulenza e centri di indagine sociale, 14 entità finanziarie argentine e 7 analisti stranieri.

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La stima, ancora provvisoria, per il mese di marzo è di un aumento dell’indice dei prezzi pari al 3,8 per cento, mentre per il secondo semestre è previsto un calo dal 2,9 al 2 per cento.

Lo studio contiene anche le stime relative a svalutazione e tasso ufficiale di sconto. Nel primo caso si prevede una svalutazione di oltre il 20 per cento, dall’attuale cambio di 44 pesos per dollaro a 53,5 pesos entro la fine dell’anno. Per quanto riguarda il tasso di sconto le prospettive sono di un progressivo calo dall’attuale 67 per cento al 46 per cento a dicembre.


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