Inversione di tendenza per l’inflazione in Argentina. Per effetto della svalutazione del peso, l’indice dei prezzi di settembre è salito del 5,9 per cento. Si tratta del dato più alto in un anno, dopo mesi di aumenti più contenuti. Dall’inizio del 2019 il tasso è, così, aggiornato al 37,7 per cento, ma risulta del 53,5 per cento considerando gli ultimi dodici mesi.

inflazione in argentina settembre 2019


Quello dei generi alimentari e bevande, con un aumento dei prezzi del 5,7 per cento, è il registro che risulta di maggiore impatto sulle fasce più deboli della popolazione. A segnare il maggiore incremento sono, però, abbigliamento e calzature col il 9,5 per cento.

I prezzi di beni e servizi legati alla salute risultano in aumento dell’8,3 per cento, intrattenimento e cultura del 7,6, comunicazioni del 6,7, ristoranti e alberghi del 5,2 e trasporti del 4 per cento.



Secondo l’ultima stima del Fondo monetario internazionale, rivista con la pubblicazione del World economic outlook, l’Argentina chiuderà l’anno in corso con un tasso di inflazione del 57,3 per cento, per poi calare al 39,2 nel 2020. Lo stesso documento, per il 2019, prevede una caduta del prodotto interno lordo pari al 3,1. Le difficoltà continuerebbero anche nel 2020, con un negativo dell’1,3 per cento. Doppia cifra anche per il tasso di disoccupazione: 10,6 nel 2019 e 10,1 per il prossimo anno.

Pil, inflazione, lavoro: per il Fmi l’economia argentina peggiora nel 2019/2020

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