I mercati sembrano premiare la scelta di Mauricio Macri, di investire su Miguel Ángel Pichetto per la candidatura alla vicepresidenza argentina alle prossime elezioni presidenziali del 27 ottobre. L’indice della Borsa di Buenos Aires (S&P Merval) ha registrato un +7 per cento ottenendo un nuovo record. A salire anche i titoli delle società argentine quotate a Wall Street, in alcuni casi toccando aumenti del 18 per cento.

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Scende il dollaro, di 71 centesimi, posizionandosi a 45,23 pesos argentini. Migliora anche lo spread, misurato in relazione con i titoli del Tesoro statunitense, in calo fino a toccare il livello di 844 punti base. I mercati, insomma, sembrano aver intepretato positivamente la mossa politica di Macri nel segno della continuità sul percorso di riforme economiche già avviato.

Ritengono, in sostanza, che aver ‘pescato’ il numero due dalla famiglia peronista potrebbe indebolire il fronte opposto, quello di Alberto e Cristina Fernández, meno gradito agli investitori.


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Alberto Fernández


Secondo diversi analisti citati dalla stampa argentina, la formula Macri-Pichetto convince perché più pragmatica e perché più ampia rispetto al progetto politico iniziale di Cambiemos. Viene inoltre messo in evidenza che un volume di scambi come quello delle giornata di borsa di martedì 11 giugno non si registrava dal settembre del 2018.

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