Javier Milei vuole privatizzare 41 imprese pubbliche e partecipate: è scritto nero su bianco nella legge Omnibus che il presidente ha inviato alle camere, una iniziativa che rientra nella sua idea di riforma generale della macchina statale che intende realizzare nel suo mandato. Nella lista spiccano sigle di peso, come la compagnia petrolifera Ypf e la compagnia di bandiera Aerolíneas Argentinas, i porti, così come le ferrovie di Ferrocarriles Argentinos, Correo Argentino (le poste) e l’Aysa, che si occupa di acqua e fogne nella capitale Buenos Aires e in 26 comuni del suo popoloso hinterland. A leggere il lungo elenco, resta poco nelle mani dello Stato volendo cedere anche i media di Stato, come chiarito subito dopo la sua elezione.

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Milei vuole privatizzare 41 imprese pubbliche, dalla compagnia aerea al petrolio passando per l’acqua

Il disegno di legge che Milei ha sottoposto al vaglio del parlamento spiega che la ratio è quella di “concentrare nella mani dello Stato le sole funzioni essenziali” e il ruolo dello Stato, si sa, dipende dall’idea politica di chi guida un paese. E per questo, prosegue il testo, “si dispone la privatizzazione di determinate imprese pubbliche al fine di generare maggiore concorrenza ed efficienza economica, ridurre la spesa pubblica, migliorare la qualità dei servizi” ma anche per “promuovere gli investimenti privati” che è uno degli obiettivi dell’attuale esecutivo.


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Diverse sono le varie imprese pubbliche elencate e, di conseguenza, diversi saranno tempi e procedure qualora l’iter promosso da Milei dovesse andare a buon fine. C’è, per esempio, il Banco Nación, la più grande entità finanziaria del paese fondata nel 1891 che oggi ha succursali anche in altri paese della regione e oltre. E anche la Casa de la Moneda, da dove escono banconote e monete. La procedura, a ogni modo, prevede prima la trasformazione in società e poi la vendita. Per le imprese pubbliche che hanno già la forma di società, come il caso della Aerolíneas e di Correo, è prevedibile un iter più spedito.

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Il Palacio de Aguas corrientes, dell’Aysa, a Buenos Aires

Lungo è l’elenco di imprese pubbliche in odore di privatizzazione, dai trasporti alla stampa, logistica militare, credito e finanza, strade, assicurazioni: Administración General de Puertos, Aerolíneas Argentinas, Empresa Argentina de Soluciones Satelitales, Agua y Saneamiento (Aysa), Banco Nación de la Argentina, Banco de Inversión y Comercio Exterior, Casa de la Moneda, Contenidos Públicos, Corredores Viales, Correo Oficial de la República Argentina, Construcción de Viviendas para la Armada Argentina, Dioxitex, Educ.ar, Empresa Argentina de Navegación Aérea, Energía Argentina, Fábrica Argentina de Aviones “Brig. San Martín” S.A., Fabricaciones Militares S.E., Ferrocarriles Argentinos, Innovaciones Tecnológicas Agropecuarias, Intercargo, Nación Bursátil, Pellegrini, Nación Reaseguros, Nación Seguros de Retiro, Nación Servicios, Nucleoeléctrica Argentina, Playas Ferroviarias de Buenos Aires, Polo Tecnológico Constituyentes S.A. Radio de la Universidad Nacional del Litoral, Radio y Televisión Argentina, Servicio de Radio y Televisión de la Universidad de Córdoba, Talleres Navales Dársena Norte, Télam, Desarrollo del Capital Humano Ferroviario, Belgrano Cargas y Logística, Administración de Infraestructuras Ferroviarias, Operadora Ferroviaria, Vehículo Espacial Nueva Generación, Yacimientos Carboníferos Fiscales, Yacimientos Mineros de Agua de Dionisio e Ypf.

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