Il ministro dell’Economia argentino, Martín Guzmán, incontra a Roma i rappresentanti delle principali grandi imprese italiane interessate a investimenti in infrastrutture e settore energetico nel paese sudamericano. L’incontro è organizzato presso l’ambasciata argentina a Roma, guidata dal neo capo missione, Roberto Carlés.
Martín Guzmán è in Europa per colloqui con gli omologhi dei principali paesi sul tema della ristrutturazione del debito dell’Argentina con il Fondo monetario internazionale e con il Club di Parigi. Tra questi, il ministro dell’Economia e delle Finanze italiano, Daniele Franco, nella giornata di mercoledì 14 aprile. Il responsabile dell’Economia del governo Fernández.
Sullo sfondo, più in generale, la costruzione di un consensus sulle strategie del governo di Buenos Aires per stabilizzare l’economia come base della crescita.
Come spiega Infobae, si tratta dei più grandi gruppi italiani del settore, alcuni con alle spalle una lunga esperienza di investimenti in Argentina. Si parla, difatti, di Ghella, Eni, Sace, Cmc, We Built (ex Salini-Impregilo), Saipem, Pirelli, Fiat, Gruppo Leonardo, Ferrovie dello Stato, Ferrero e Carraro.
L’interesse dei grandi gruppi italiani si combina con la promessa di maggiore impegno sulle opere pubbliche del governo Fernández, passo fondamentale nella ricerca di crescita e competitività a livello regionale e globale. La richiesta degli investitori italiani è la certezza di regole chiare e stabili e garanzie sulla possibilità di svincolare i profitti fuori dal mercato argentino.
Tra gli altri, è soprattutto il settore energetico a ‘sedurre’ i grandi investitori esteri, dato l’enorme potenziale dell’Argentina nelle province della Patagonia. A questo risponde il piano di incentivi recentemente varato dall’esecutivo, per ora limitato al 2023.
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