Fumata bianca dai negoziati tra Argentina e Fmi sulla revisione degli obiettivi previsti dall’accordo del 2022 per il rifinanziamento del debito di 45 miliardi di dollari. Come comunicato dall’esecutivo di Buenos Aires, “le delegazioni del ministero dell’Economia e della Banca centrale hanno definito con la delegazione del Fondo monetario internazionale gli aspetti centrali del lavoro tecnico della prossima revisione”.

Notizie positive dai negoziati tra Argentina e Fmi sugli obiettivi del piano finanziario

Lo stesso Fondo, peraltro, fa sapere che c’è un accordo su obiettivi e parametri che costituiranno la base del testo che dovrà poi passare all’approvazione del board dell’istituto. Secondo indiscrezioni, è comunque questione di giorni, come anticipato con ottimismo dallo stesso ministro dell’Economia, Sergio Massa. L’obiettivo principale, a ogni modo, è quello di consolidare l’equilibrio fiscale e di rafforzare le riserve centrali, provate dagli squilibri dei mercati finanziari e dalla elevata inflazione che sta continuando a indebolire la moneta nazionale.

Viene altresì confermato che il Fmi terrà conto delle conseguenze che la prolungata siccità ha avuto sulla produzione e sull’export e, di conseguenze sulle entrate fiscali nazionali. Pochi giorni fa, tuttavia, gli analisti dell’organismo di Washington hanno chiarito che il paese necessità di un cambio di politiche per poter intraprendere un percorso fondamentale per stabilizzare l’economia (Il Fmi avverte l’Argentina, ora riforme: politica monetaria, cambi e tutela delle riserve).


Quello che il governo argentino ha chiesto al Fmi è un ulteriore alleggerimento delle condizioni del piano che, vista l’attuale congiuntura macroecnomica, si sono rivelate impossibili da rispettare. La precedente indicazione di assicurare il deficit fiscale al 2,4 per cento del Pil era già stata rivista a un più agevole 1,9, tuttavia impraticabile considerando l’attuale performance dell’economia del paese.

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