Va alla Fisia Italimpianti, società del gruppo Salini Impregilo un contratto da 215 milioni di dollari per la costruzione del Lotto 2 del sistema Riachuelo di Buenos Aires. Si tratta di un mega progetto infrastrutturale e di ingegneria per la riduzione dell’inquinamento organico del Riachuelo, il corso d’acqua più contaminato dell’Argentina, con conseguenze sul Río de la Plata in cui sfocia.

Fisia Italimpianti, con sede a Genova e oltre 90 anni di esperienza, è presente in Argentina dal 2017 e con questo progetto entra nel mercato sudamericano dei grandi impianti di depurazione.

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Per l’intero progetto, in cui si inserisce il gruppo italiano, è previsto un investimento complessivo di 1,2 miliardi di dollari al quale partecipa anche la Banca Mondiale.


“Con il contratto acquisito, che si sviluppa per il cliente Agua y Saneamientos Argentinos S.A., il Gruppo Salini Impregilo, già impegnato nei lavori del lotto 3 del sistema Riachuelo, conferma il suo ruolo strategico nell’esecuzione di un’opera fondamentale per favorire la lotta contro l’inquinamento della metropoli argentina”, si legge nella nota diffusa dal gruppo italiano.

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Come spiega l’Agenzia Nova, a Fisia Italimpianti è affidata la realizzazione, entro il 2022, di un impianto di pre-trattamento degli scarichi e relative stazioni di pompaggio in entrata e uscita, con una capacità di 27 metri cubi al secondo che lo convertiranno in uno dei maggiori impianti al mondo di questo tipo.

L’opera rappresenta il secondo dei tre lotti del sistema Riachuelo, che contribuirà a migliorare la grave situazione ambientale del bacino idrografico Matanza Riachuelo, garantendo flessibilità e sicurezza al sistema di depurazione delle acque di Buenos Aires con conseguenze dirette sulla salute e qualità della vita di circa 4,3 milioni di abitanti.

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