Il debito pubblico lordo dell’Argentina segna una nuova cifra record. I dati del ministero dell’Economia, aggiornati al 31 dicembre dello scorso anno, indica in 27,280 miliardi di dollari l’aumento del passivo del paese nel 2021, portando il totale a 363,362 miliardi di dollari. Viste le attuali difficoltà nel collocare titoli sui mercati internazionali, l’incremento è frutto delle emissioni in peso argentino nel mercato interno. Ma è il debito in valuta straniera quello che continua a pesare maggiormente.
Il 46,79 per cento del totale del debito pubblico argentino, equivalente a 170,021 miliardi, corrisponde difatti a titoli emessi in dollari, euro, yen e franchi svizzeri. A questi vanno aggiunti 78,039 miliardi di dollari (il 21,48 per cento del totale) di debito contratto con organismi internazionali. Qui è incluso il maxi prestito concesso dal Fondo monetario internazionale, che nel 2021 si è ridotto a 40,952 miliardi dai 45,965 del 2020 dopo gli ultimi pagamenti.
C’è anche il debito col Club di Parigi, che al 31 dicembre del 2021 è risultato di 1,714 miliardi. Tuttavia, a seguito di un recente accordo tra l’Argentina e i paesi creditori, il debito sarà soggetto a ristrutturazione dopo la chiusura dell’accordo tra Buenos Aires e Fmi, con la conseguente applicazione di ulteriori interessi.
Nel debito in pesos il maggiore volume si concentra nel 16,6 per cento rappresentato da titoli di Stato non legati all’inflazione, pari a 60,333 miliardi di dollari, in aumento dai 47,589 miliardi di fine 2020. I titoli legati all’inflazione costituiscono, invece, al 31 dicembre del 2021 hanno totalizzato 47,473 miliardi contro i 34,190 dell’anno precedente. Infine, le anticipazioni della Banca centrale – 13,285 miliardi di dollari contro gli 8,369 del 2020 – e le Lettere del Tesoro risultate pari a 20,688 milliardi, quasi il doppio dei 10,559 miliardi alla fine del 2021.
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