E mentre l’esecutivo cerca soluzioni alla crisi che scuote l’Argentina, un endorsement arriva alla Casa Rosada dal cuore dell’Europa. La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha manifestato il suo “pieno sostegno” al programma di risanamento fiscale intrapreso dal governo argentino di Mauricio Macri. È lo stesso presidente della Bei, Werner Hoyer, a pronunciarsi dopo una riunione con il presidente argentino tenutasi lunedì 10 settembre a Buenos Aires.

E proprio in questa occasione sono stati firmati diversi progetti di investimento per un totale di 184 milioni di dollari. Altro ‘ok’ al programma di Macri è arrivato dal rappresentante dell’Unione europea a Buenos Aires, Aude Maio-Coliche: “Pieno sostegno all’Argentina e alle riforme che sta portando avanti Macri in questo momento difficile per il paese”.


Sul piano pratico, sono stati presentati i dettagli sull’esecuzione dei due progetti finanziati dall’organismo europeo: l’ammodernamento della linea D della metropolitana di Buenos Aires (104 milioni di dollari) e investimenti nel depuratore che serve acqua potabile alla capitale. Secondo i portavoce della Bei si tratta di progetti che “porteranno grandi benefici sociali e ambientali in termini di riduzione delle emissioni di gas grazie al riciclaggio del biogas e l’eliminazione di acque di scolo”.

Progetti su Buenos Aires che si aggiungono a quelli su infrastrutture già realizzati lo scorso anno nella provincia di Jujuy e agli oltre 8 miliardi di euro investiti dalla Bei in America Latina negli ultimi 25 anni, ciò che rende la stessa Bei “il principale socio dell’America Latina per lo sviluppo”. I prestiti della Bei in America Latina sono iniziati nel 1993 e sono retti da mandati dell’Unione Europea. Nell’ambito dell’attuale mandato, che copre il periodo 2014-2020, la Bei è autorizzata a prestare fino a 2,3 miliardi di euro per operazioni a sostegno delle strategie di cooperazione dell’Ue e integrazione di altri programmi e strumenti di cooperazione e sviluppo in questa regione.

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