C’è un posto suggestivo, unico al mondo, nella Buenos Aires che parla d’Italia e del legame culturale tra i due paesi. E che rende evidente l’influenza che la cultura italiana ha avuto su quella argentina. È il Palacio Barolo, spesso (con errore) ignorato anche dagli italiani che visitano la città. Luogo oggetto di un evento di cui diamo, con interesse, comunicazione.

“Passione per Dante nella cultura argentina”

Venerdì 11 gennaio, alle ore 15.30, nella Biblioteca del Polo liceale “P. Aldi” di Grosseto, il comitato locale della Dante Alighieri propone l’incontro “Passione per Dante nella cultura argentina”. La conferenza, tenuta dalla professoressa Renata Adriana Bruschi, rivolta ai soci dell’associazione Dante Alighieri, è anche aperta agli studenti del Liceo, alle loro famiglie e al pubblico interessato ad approfondire aspetti piuttosto sconosciuti della fama conquistata dal poeta fiorentino anche all’estero.

Renata Adriana Bruschi illustra il contesto politico-culturale dell’Argentina tra fine Ottocento e Novecento col proposito di rendere chiara l’attività dei diversi intellettuali argentini che lessero, commentarono e tradussero al castigliano il testo della “Commedia” subendone il suo fascino eterno.


La passione per le terzine dantesche travalica il campo dei soli letterati e si mostra gravido di frutti anche in altri settori, quali la pittura e l’architettura. Per quanto riguarda le belle arti, durante la conferenza si potranno osservare le immagini di una serie di opere, realizzare dall’artista argentino, di origine ungherese, Nicolás Gabriel Barna, e ispirate all’Inferno dantesco.


Anche l’architetto Mario Palanti, attivo in Argentina ai primi del Novecento, volle onorare la memoria del ghibellin fuggiasco con un imponente edificio, denominato Palazzo Barolo, che fu eretto su Avenida de Mayo, l’arteria più elegante della città nella prima metà del secolo scorso, a pochi metri dalla sede del Congresso argentino, fulcro della vita politica del paese.

Il legame tra gli abitanti di queste due aree geografiche, distanti nello spazio ma tanto simili per cultura, si mostra vivissimo sin dai primi secoli dell’età moderna, ai tempi del Vicereame del Río de la Plata. Si è poi mantenuto costante nel tempo, pur adeguandosi di volta in volta alle novità dei tempi. Una conferma di ciò risiede proprio nella passione che gli argentini provano per la Commedia dantesca, passione rimasta intatta nel tempo e coltivata con perizia.


Non a caso, da qualche decennio, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, l’appuntamento settimanale con Claudia Fernández, massima esperta sulle traduzioni dell’opera in Argentina, vede ogni anno crescere il numero dei partecipanti, arrivati per ascoltare la Lectura Dantis da lei condotta.

Passione per Dante nella cultura argentina bruschi grosseto

Anche la presenza di incunaboli ed edizioni di pregio della Commedia, conservate nella Biblioteca Nacional o custodite dai bibliofili nei loro scaffali privati, ne sono una conferma.

Informazioni sull’evento e sulla Società Dante Alighieri:
tel. 3921269888 (Marco Monaci – presidente di Comitato) – dante.grosseto@gmail.com – www.ladante.it

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