Al via il 2 maggio all’Istituto italiano di cultura di Buenos Aires l’installazione ‘Sabe como Paisaje’ di Diego Cibelli, vincitore del Premio per l’Arte Italia-Argentina 2019 insieme a Martin Errichiello.

Il Premio Italia–Argentina per l’Arte, che si rivolge a artisti emergenti di nazionalità italiana e argentina, è nato in attuazione del Memorandum d’intesa tra il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e il ministero della Cultura argentino firmato a Buenos Aires l’8 maggio 2017. A promuovere l’iniziativa, insieme ai ministeri dei due paesi, anche l’Istituto italiano di Cultura di Buenos Aires e l’Istituto Garuzzo per le Arti visive.

sabe como paisaje iic buenos aires
(foto Iic)


Il Premio prevede l’assegnazione di quattro borse di residenza artistica a due artisti italiani e a due artisti argentini che avranno la possibilità di trascorrere un mese rispettivamente a Buenos Aires in occasione della fiera di arte contemporanea ArteBa – e a Torino – durante Artissima e nel mese dedicato al contemporaneo.


“L’installazione ‘Sabe como Paisaje’ mostra uno scenario che investiga l’inizio del nostro senso di appartenenza alla natura. Partendo da una installazione disegnata per l’osservazione antropologica, Diego Cibelli fa confliggere gli immaginari ideali dell’uomo nella cultura barocca e classica, che sono invasi e presi da diverse componenti della natura”, si legge nella presentazione dell’Istituto di cultura.

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(foto Iic)


In queste opere che propongono un diverso ideale di bellezza, la porcellana italiana di Napoli si fonde con differenti tipi di cemento derivati dalla componente argillosa del suolo argentino. Tutta la produzione di Diego Cibelli nasce dalla creazione di sistemi di installazioni come base per pensare a nuovi habitat.

“Nei suoi precedenti lavori l’artista mette in mostra un’osservazione antropologica di ecosistemi ed ecologie in relazione con i paradigmi di vita come metodo da cui generare i suoi habitat di creazione, passando attraverso il paradigma antropico primario legato all’alimentazione e alla sopravvivenza; quello secondario legato all’ibridismo delle nostre relazioni in associazione al nostro carattere come specie di compagnia e allo stato di domanda e all’interrogativo relativo alla condizione umana, terzo paradigma”. La selezione delle opere esposte è stata prodotta presso la Real Fabbrica di Capodimonte, facente parte del parco privato di Capodimonte, nel centro di Napoli.

‘Sabe como paisaje’, mostra di Diego Cibelli
Istituto italiano di cultura, Buenos Aires
2 maggio
Ingresso libero (prenotazione ingresso)


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