Al G20 di Buenos Aires, tra tante incombenze globali, ‘rischia’ di essere l’evento principale. Il faccia a faccia tra Donald Trump e Vladimir Putin ci sarà, forse solo una ventina di minuti. Una decisiva conferma arriva dal Cremlino, dal portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov: i due leader si vedranno prima da soli e poi ci sarà l’incontro allargato. Conferma necessaria, visto che nelle ultime ore si era fatta avanti l’ipotesi contraria, come conseguenza delle nuove tensioni tra Russia e Ucraina. L’incontro tra il presidente russo e l’omologo statunitense è previsto per sabato 1 dicembre alle 11,30 ora argentina (15.30 in Italia). Secondo fonti russe, i colloqui dovrebbero durare più di due ore.

Palacio Duhau – Park Hyatt, luogo dell’incontro tra Putin e Trump

La grande macchina della comunicazione della presidenza russa informa che Trump e Putin non avranno sul tavolo solo dossier politici. “L’anno scorso, il commercio è aumentato del 16 per cento, a 23,2 miliardi di dollari, e i primi nove mesi del 2018 di un altro 8,5 per cento”, spiegano da Mosca. “Il volume degli investimenti statunitensi accumulati in Russia è cresciuto da 1,3 miliardi nel 2015 a 3,5 miliardi nel marzo di quest’anno, mentre gli investimenti russi negli Stati Uniti superano i 7 miliardi di dollari”. Dunque, il tema del commercio internazionale (e dei ‘freni’ invocati da Trump) avranno parte determinante nei colloqui tra i due e le rispettive delegazioni.

“I don’t like that aggression”, è stato il commento dell’inquilino della Casa bianca a seguito dei nuovi fatti del Mar Nero. Parole che avevano fatto pensare a una cancellazione del bilaterale. E ora di Ucraina si parlerà anche a margine del G20 Argentina. Per responsabili esigenze di equilibri geopolitici, ma anche perché gli ambienti commerciali dei due paesi premono per conservare legami stretti tra i due ex nemici storici.


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