Da martedì 9 a giovedì 11 ottobre, si sono svolti a Buenos Aires i lavori del “The Judicial Conference of the Supreme Courts of the G20”. Una novità giacché è la prima volta che si riuniscono le delegazioni delle principali Corti supreme e internazionali nell’ambito del G20. Tra i temi al centro del dibattito il rispetto dei diritti umani, lo sviluppo sostenibile, il rafforzamento dello Stato di diritto, le riforme giudiziarie, le democrazia e il mercato globale. Particolari sessioni sono dedicate alla lotta alla corruzione e al narcotraffico.

Per l’Italia ai lavori della conferenza ha preso parte la delegazione della Corte di cassazione guidata dal primo presidente, Giovanni Mammone, accompagnata dal giudice della Corte costituzionale Daria de Pretis.

g20


Nell’ambito della sessione sulla “Strengthening the Rule of Law”, il primo presidente Mammone è intervenuto sul tema del “rafforzamento del principio di legalità” sottolineando che “il confronto tra i sistemi giudiziari nazionali – e soprattutto tra le Corti supreme – assume importanza primaria, in quanto l’orientamento della giurisprudenza esercitato dalle Corti supreme può dare saldi principi di regolazione alle autorità dei singoli Stati. Il confronto e la conoscenza reciproca della propria giurisprudenza rappresentano, infatti, occasione di salvaguardia ulteriore della legalità individuale e collettiva”.

Per Mammone “il contributo più importante che possono dare le magistrature è quello di perseguire il confronto per individuare soluzioni condivise ai problemi comuni: quelli reali delle persone, dell’economia e della società”.

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