È anche il consolato generale d’Italia a Buenos Aires a comunicare la novità legislativa agli argentini intenzionati a chiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana. Con una nota pubblicata sul proprio sito web, diffusa anche sui social ufficiali, la rappresentanza italiana informa che, il 4 dicembre 2018, è stata modificata la legge n. 91 del 5 febbraio 1992, che regola le modalità di acquisizione della cittadinanza italiana.

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La novità introdotta prevede il possesso di un’adeguata conoscenza della lingua italiana, che non deve essere inferiore al livello B1 del Quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue, quale condizione per il riconoscimento della cittadinanza per naturalizzazione per matrimonio con cittadino italiano (art. 5) e concessione della cittadinanza con decreto del Presidente della Repubblica (art. 9).

L’accertamento della conoscenza della lingua – precisa il consolato generale – va effettuato al momento della presentazione dell’istanza attraverso l’acquisizione di un titolo di studio rilasciato da un istituto italiano di istruzione pubblico o da un istituto paritario; oppure una certificazione rilasciata da un ente certificatore. Al momento possono considerarsi enti certificatori, appartenenti al sistema di Certificazione della lingua italiana di qualità: l’Università per stranieri di Siena, l’Università per stranieri di Perugia, l’Università Roma Tre, la Società Dante Alighieri in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura.


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Altra novità è l’aumento dell’importo del contributo dovuto al ministero dell’Interno che, per tali pratiche, passa da 200 a 250 euro, ai sensi del nuovo art. 9-bis della legge 5 febbraio 1992, n. 91. Le modalità di versamento del contributo rimangono le stesse.

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