Partono i giovani, come sempre, ma anche genitori e nonni. E c’è ancora l’Argentina, come nei decenni passati. Il 13esimo Rapporto Italiani nel mondo curato dalla Fondazione Migrantes mette in evidenza anche il fenomeno degli over 50 che lasciano l’Italia. Un vero boom, è spiegato dai curatori del rapporto Migrantes. Perché, anche se dall’Italia continuano a partire soprattutto i giovani (il 37,4 del totale) e i giovani adulti (25 per cento), il paese assite a un importante cambiamento rispetto al passato della nostra emigrazione. Le crescite più sostanziose – con picchi addirittura del 78 per cento per gli ultra 85enni – si notano dai cinquant’anni in su.

Nel 2017 dall’Italia sono partite 128.193 persone, con un aumento ridotto, del 3,2 per cento rispetto al 2016. La Germania è la destinazione preferita, seguita da Regno Unito e Francia. Tutto ciò fa salire gli iscritti allAnagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) – dati 1 gennaio 2018 – a 5.114.469, cioè l’8,5 per cento dei quasi 60,5 milioni di residenti totali in Italia. A livello di continenti, l’Europa accoglie il numero più alto di cittadini italiani (54,1 per cento) mentre nelle Americhe si registra una presenza del 40,3 per cento.


La realtà italiana all’estero più numerosa è l’Argentina con 819.899 iscritti all’Aire, seguita da Germania (743.799) e Svizzera (614.545). Nel 2017 il Brasile (con italiani 415.933 residenti) ha superato la Francia, che ne conta 412.263. Gli italiani partiti da gennaio a dicembre 2017 sono andati in 193 località del mondo ma soprattutto in Europa (70 per cento) e in America (22,2 per cento) e, più nel dettaglio, nel Sudamerica (14,7). In America Latina preferiscono il Brasile (9.016) e l’Argentina (5.458), rispettivamente in quinta e ottava posizione tra le destinazioni scelte per una nuova vita.


In quest’ultimo anno la Germania (20.007) è tornata la destinazione preferita, distanziando il Regno Unito (18.517), la Francia (12.870). Con oltre 6mila arrivi in meno, probabilmente effetto Brexit, la Gran Bretagna registra un decremento del 25,2 per cento. È invece il Portogallo a segnare la crescita più significativa, addirittura del 140,4. Da evidenziare, anche, la crescita per il Brasile (+32,0 per cento), la Spagna (+28,6) e l’Irlanda (+24,0). Il XIII Rapporto Migrantes spiega che chi lascia oggi l’Italia è principalmente celibe-nubile (60,8 per cento).

Un altro dato che interessa la comunità italiana in Argentina è quello relativo ai cosiddetti migranti di rimbalzo, cioè chi, dopo anni di emigrazione all’estero è rientrato in Italia per trascorrere la propria vecchiaia nei luoghi di origine, ma rimasto vedovo o vedova, e magari con i figli nati, cresciuti e lasciati all’estero, decide di tornare nella nazione che gli assicura un futuro migliore rispetto all’Italia. Fenomeno che interessa i paesi di tradizionale emigrazione italiana, soprattutto in Europa e nelle Americhe.

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