C’è l’apertura di papa Francesco alle unioni civili. Il pensiero del pontefice argentino è emerso durante la proiezione del documentario “Francesco”, lavoro di Evgeny Afineevsky, alla Festa del Cinema di Roma. “Le persone omosessuali – dice Bergoglio – hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia”.
“Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili. In questo modo sono coperti legalmente. Mi sono battuto per questo”, aggiunge papa Francesco.
Le parole di papa Francesco, tuttavia, non sono nello specifico riferite all’Italia e alla sua legislazione, ma al mondo. Il pensiero di Bergoglio tende piuttosto a portare avanti la riflessionesul tema unioni civili soprattutto nella Chiesa cattolica che, da sempre, si manifesta come divisivo e per alcuni settori addirittura ‘irricevibile’.
Vero è che negli ultimi anni la Chiesa ha ammesso la necessità di una legislazione specifica per le coppie omosessuali. Più volte diversi porporati hanno parlato della nececcità di dare ordine e forma giuridica ai diritti delle persone che compongono coppie dello stesso sesso, pur senza alcuna sovrapposizione con l’istituto del matrimonio.
Per esempio, favorevoli al riconoscimento delle unioni civili, si sono detti i cardinali Walter Kaspere Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, e il vescovo Marcello Semeraro, molto vicino a Francesco, di recente nominato a capo della Congregazione dei Santi al posto del dimissionario cardinale Becciu.
Nel documentario, il papa prende come esempio la storia di Andrea Rubera che insieme con il partner ha adottato tre bambini e che allo stesso Francesco ha consegnato una lettera nella quale spiegava di voler crescere i figli nella fede cattolica, temendo però per come sarebbero potuti essere accolti nella locale parrocchia.
Come racconta lo stesso Rubera nel documentrio, papa Francesco lo ha poi chiamato raccontandogli la sua commozione e spingendolo a introdurre i figli nella vita della parrocchia, preparandosi però a trovare resistenze. Rubera, nel film, dice di aver effettivamente fatto frequentare ai figli la parrocchia, e di essere felice della scelta fatta.