L’ansia coronavirus cresce anche in Vaticano. Un comunicato del Corpo della Guardia svizzera pontificia informa che a seguito delle verifiche effettuate nei giorni scorsi, sono emerse altre sette positività tra le guardie svizzere, portando il numero totale di malati individuati a undici. Di conseguenza, si apprende, sono state intensificate le misure a protezione di papa Francesco.

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Dalla Santa sede fanno sapere che “è stato disposto da subito l’isolamento dei casi positivi e si sta procedendo con gli opportuni ulteriori controlli”. Nel frattempo, oltre a quanto già disposto dal governatorato dello Stato della Città del Vaticano per contenere l’infezione da Covid-19, “sono state adottate le misure più utili, anche in termini della pianificazione dei servizi delle guardie, a escludere ogni rischio di contagio nei luoghi dove la Guardia svizzera pontificia presta servizio”.

Tra le guardie svizzere contagiate, riferiscono alcuni organi di stampa, ce ne sarebbe una che ha prestato servizio davanti la stanza papale a Santa Marta, mentre anche un prelato sarebbe risultato positivo al Covid-19 presentando, tuttavia, sintomi lievi.


L’allerta è massima, dunque, anche in Vaticano, dove è obbligatorio il rispetto del distanziamento sociale e delle altre norme anti contagio. Lo stesso papa Francesco è stato avvistato negli ambienti della Santa Sede indossando la mascherina.

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“Scusatemi se oggi vi saluto da lontano – ha detto il pontefice argentino ai fedeli al termine dell’udienza – ma se tutti come buoni cittadini compiamo le prescrizioni delle autorità, questo sarà di aiuto per superare la pandemia”.

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