Le voci sulle dimissioni di papa Francesco continuano ad attirare l’attenzione della stampa, che non risparmia retroscena e argomentazioni talvolta bizzarre. Alla base, sempre tesi legate alle sue condizioni di salute e, per ultima, anche la nomina di 21 nuovi cardinali a fine maggio, interpretata come riassetto delle correnti all’interno di un nuovo altrettanto presunto conclave.
Le ultime notizie su Jorge Mario Bergoglio veicolano le sue difficoltà che lo hanno costretto a rinunciare al viaggio aspostolico in Africa, programmato in Congo e Sud Sudan nei primi giorni di luglio, oltre ai riti legati al Corpum domini, del 16 giugno. Come recita una nota della sala stampa vaticana, “per le limitazioni imposte al papa dalla gonalgia e per le specifiche necessità liturgiche della celebrazione, non si celebrerà la Santa messa e Pprocessione con la benedizione eucaristica in occasione della festa del Corpus domini”.
Di dimissioni di papa Francesco ha parlato a una radio nazionale argentina, anche un ex presidente, Eduardo Duhalde, che ha guidato il paese dal gennaio del 2002 al maggio del 2003. La stampa argentina dà notizia di una visita di Duhalde in Vaticano, al termine della quale l’ex inquilino della Casa Rosada ha avuto premura di smentire le numerose voci sulla rinuncia di Bergoglio.
Secondo Duhalde, papa Francesco avrebbe addirittura sorriso ai rumor sulle sue dimissioni, aggiungendo che tornerà a deambulare dopo specifici trattamenti al ginocchio destro. “L’ho trovato molto di buon umore”, ha assicurato Duhalde, che ha aggiunto parole precise: “Mi ha detto che se il problema fosse alla testa non potrebbe proseguire, ma è al ginocchio e non comporta nulla”. Si tratta di sedute di kinesiologia “e si dovrà fermare per qualche giorno e tornare a camminare”, conclude l’ex mandatario.
Delle stesso tenore le dichiarazioni del portavoce di Bergoglio, Guillermo Marcó, sulle presunte dimissioni di papa Francesco: “Conserva intatta la sua lucidità, è pieno di progetti, ha la saggezza di sempre e l’allegria che nasce dal sapersi nelle mani di Dio”. Concludendo che “in nessun momento mi ha prospettato la possibilità di una rinuncia”.
