L’incontro tra papa Francesco e Javier Milei ha davvero prodotto le basi di un rapporto sereno tra i due leader? Poche ore dopo l’udienza privata in Vaticano di lunedì 12 febbraio, la comunicazione della presidenza, anche per le vie ufficiali, ha parlato di sintonia tra il pontefice e il presidente facendo sorgere qualche dubbio sulla possibile enfasi della nota diramata nella quale Bergoglio veniva descritto come “soddisfatto del programma economico (dell’esecutivo, ndr.)” e delle misure di protezione sociale. Ora, però, un nuovo caso tra papa Francesco e Milei dopo parole del Santo padre che sembrano riferirsi proprio al leader della Casa Rosada.

Nuovo caso tra papa Francesco e Milei: “Lo Stato al centro di redistribuzione e giustizia sociale”

In un videomessaggio per una organizzazione panamericana di giudici francescani, papa Francesco ha voluto sottolineare l’importanza di “redistribuzione e la giustizia sociale“. “I diritti sociali non sono gratuiti. La ricchezza per garantirli non è disponibile, ma richiede decisioni politiche adeguate, razionali ed eque” e “lo Stato è chiamato a esercitare un ruolo centrale di redistribuzione e giustizia sociale”. Il concetto di giustizia sociale, va ricordato, è tra gli aspetti più duramente criticati da Milei prima e dopo l’elezione dello scorso novembre collegandone il concetto alle “truffe dei sistemi comunisti”, “una aberrazione”.

Fumo negli occhi per il governo di Buenos Aires che si affida al portavoce di Milei, Manuel Adorni, per segnalare ufficialmente che “ascoltiamo e rispettiamo” le parole del papa ma l’esecutivo non le condivide. “Il Papa è un leader spirituale e noi governiamo l’Argentina, che ha problemi da tutte le parti”. Contrarietà netta sul ruolo della macchina statale nella vita dei cittadini: “Non è cosi. Lo ha detto il presidente in più di una occasione che la giustizia sociale del funzionario di turno ha reso l’Argentina quello che stiamo vedendo, con il 50 per cento di poveri”. Con una chiusura netta alle parole di papa Francesco: “Dopo aver parlato di giustizia sociale per oltre venti anni, la verità è che la gente non è quel che vuole, come hanno dimostrato le urne”.


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