Era un argomento previsto, già prima che il primo gruppo di vescovi argentini arrivasse a Roma per la visita ‘ad limina’. Quale migliore occasione per rinnovare a papa Francesco l’invito a tornare in Argentina. Già nel marzo scorso, durante un incontro a Pilar gli stessi vescovi avevano anticipato l’intenzione di chiedere a Bergoglio di “non privarsi della gioia di farci visita”. E se ne è riparlato.

“Ha manifestato il suo desiderio varie volte. Ma la difficoltà è di agenda”, ha dichiarato alla stampa argentina l’arcivescovo di Corrientes, Andrés Stanovnik, dopo la visita a Francesco.

papa francesco in argentina


I 31 vescovi ricevuti in Vaticano dal pontefice assicurano che c’è volontà da parte sua. L’arcivescovo ha anche parlato del dolore di Francesco per la “polarizzazione” attuale del suo paese. Che è tra le principali congetture sul mancato rientro del papa nel suo paese natale. Tuttavia, “non ci sono indizi per il sì o per il no” su una visita in Argentina nel 2020. A dirlo è l’arcivescovo de La Plata, Víctor Manuel Fernández, considerato tra i più vicini a Francesco, aggiungendo che “è difficile” prevedere che avvenga il prossimo anno.


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Víctor Manuel Fernández


L’arcivescovo di Corrientes ha precisato che quello del viaggio del papa in Argentina non è stato un tema dell’incontro, ma è stato affrontato in maniera incidentale da qualche vescovo nell’esporre la realtà della propria diocesi. A tale riguardo, ha poi aggiunto Fernández, il pontefice ha recepito “la preoccupazione per l’esistenza di una marcata tensione sociale” in Argentina. “C’è polarizzazione in Argentina e, nel caso della discussione sull’aborto, è stata ancora più forte”.

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