Javier Milei intende privatizzare media statali e Ypf, la compagni petrolifera di Stato. È l’annuncio che arriva poche ore dopo la sua elezione a presidente dell’Argentina, confermando la sua idea di economia e il ruolo dello Stato. “Tutto ciò che può finire nelle mani del settore privato sarà nelle mani del settore privato”, ha dichiarato durante una delle prime interviste dopo il voto.

Javier Milei intende privatizzare media statali e Ypf

Televisión Pública, Radio Nacional e la agenzia nazionale di stampa Télam: sono questi i media di proprietà pubblica che il Javier Milei intende far passare in mani private, accusando il governo uscente di averli utilizzati a proprio vantaggio. “Riteniamo che la televisione pubblica sia stata trasformata in un meccanismo di propaganda. Il 75 per cento dello spazio dedicato a noi è stato con toni negativi, con bugie e incoraggiando la strategia della paura”, sono le parole del presidente eletto.

Una misura del genere sui media era nell’aria da diverse settimane. Lo scorso 15 novembre una deputata nazionale appena eletta col suo partito La Libertad Avanza aveva già fatto sapere che “chiuderemo Televisión Pública, sarà privatizzata”, innescando l’immediato comunicato dell’emittente contestando nei fatti la tesi della destra.


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In merito a Ypf Argentina, Javier Milei attacca l’allora ministro dell’Economia, Axel Kicillof, ai tempi della ri-nazionalizzazione contestando che “in termini di risultati ha fatto sì che vale meno di quando la si è espropriata”. Tuttavia, la produzione di idrocarburi in Argentina sta registrando una crescita importante, anche in termini di investimenti e di collaborazione tra pubblico e privato. “Nel processo di transizione che stiamo pensando sulla questione energetica, Ypf ha un ruolo importante. La si mette a creare valore perché la si possa vendere in una maniera proficua per gli argentini”, ha concluso Milei.

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