La visita ufficiale di Felipe VI in Argentina è una occasione per ravvivare gli scambi economici tra i due paesi. La Spagna è uno dei principali partner commerciali dell’Argentina: è per questo che le rispettive delegazioni sono al lavoro per nuove opportunità bilaterali.

Risponde a questa esigenza il “forum di alto livello sulle opportunità di affari tra Argentina e Spagna” presso la sede del ministero degli Esteri di Buenos Aires, alla presenza del re di Spagna e del presidente Mauricio Macri.

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I dati dell’Indec, l’istituto nazionale di statistica, parlano chiaro. Nel 2018 l’export argentino verso la Spagna è stato di 1,590 miliardi di dollari, con import pari a 1,431 miliardi. La bilancia commerciale degli ultimi cinque anni ha visto l’Argentina sempre in attivo.


Tra i principali prodotti argentini che arrivano nei porti spagnoli sono i derivati della soia, utilizzati soprattutto per i mangini animali, prodotti ittici e agricoli. La meccanica è, invece, la voce principale delle importazioni dalla Spagna.

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Filippo VI si è detto “orgoglioso” del fatto che le imprese spagnole abbiano “contribuito significativamente allo sviluppo del tessuto economico argentino”, esaltando la “straordinaria importanza” dei rapporti commerciali bilaterali. Con una ‘offerta del momento’: “Siamo qui ad aiutare l’Argentina come abbiamo sempre fatto nei momenti difficili”. E un ‘cinque’ a Macri: “Siamo coscienti delle difficoltà economiche e sosteniamo tutti i programmi di riforma in essere”.

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Il presidente argentino, dal canto suo, rilancia con “La storia ha dimostrato che gli spagnoli sono i nostri migliori soci”, sottolineando che neanche “le tensioni create dal governo precedente” sono riuscite a “rompere il forte legame”.

E l’invito del re è anche sul piano politico, a cominciare dalla difesa del multilateralismo, in un momento in cui alcuni paesi come gli Stati Uniti professano il ritorno al nazionalismo. Secondo Felipe Spagna e Argentina devono “proiettarsi congiuntamente nella sfera internazionale, a beneficio di entrambe” e della grande Comunità ibero-americana: “C’è molto che l’Argentina e la Spagna possono fare insieme”.

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