Anche l’Italia è rappresentata al C40 di Buenos Aires, dove dal 19 al 21 ottobre si riunisce il Cities climate leadership group, una rete globale integrata dai sindaci di 97 tra grandi città e metropoli. Tra queste ci sono Roma, Milano e Venezia. Il programma dell’edizione 2022, che torna dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria mondiale, vedrà il gruppo impegnato nella discussione di misure finalizzate a non superare la soglia di 1,5 gradi di temperatura e per passare in rassegna i “progressi compiuti dalle città globali nell’affrontare la crisi climatica durante la pandemia”.

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Horacio Rodríguez Larreta, governatore della Città autonoma di Buenos Aires

C40 di Buenos Aires, le grandi città del mondo per il clima

Le 97 città organizzate nel C40 rappresentano una comunità globale di quasi 600 milioni di persone e a Buenos Aires, il governatore della città, Horacio Rodríguez Larreta, dà ospitalità a colleghi noti nel dibattito globale come il sindaco di Barcellona, Ada Colau, Eric Garcetti di Los Angeles, Sadiq Khan di Londra, Ricardo Nunes di San Paolo, Yuriko Koike di Tokyo, Elizabeth Tawiah Sackey di Accra.

Per Roma e Milano, i primi cittadini Roberto Gualtieri e Giuseppe Sala. Presenti anche rappresentanti degli organismi sovranazionali, come il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ed esperti di ambiente di chiara fama mondiale. Gualtieri, nella giornata di giovedì 20 ottobre, sarà ricevuto alla Casa Rosada dal presidente argentino, Alberto Fernández. Per Roma, quella di Buenos Aires è anche una occasione per incontri col mondo politico e imprenditoriale argentino per promuovere la candidatura di Roma a ospitare l’Expo nel 2030.


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Il C40 di Buenos Aires riaffermerà la convinzione del gruppo delle grandi città del mondo che strategie adeguate possono portare a dimezzare le emissioni in cinque anni, un obiettivo ambizioso considerando che si tratterebbe della riduzione più alta nei paesi ad alto reddito. Spazio alla discussione su investimenti precisi in politiche ambientali, che tra l’altro potrebbero portare alla creazione di cinquanta milioni di posti di lavoro a livello mondiale e alla riduzione dell’inquinamento atmosferico fino al 29 per cento.

Ragionando anche sulla base degli obiettivi sanciti a livello globale, secondo gli addetti ai lavori, per raggiungere l’obiettivo della riduzione di un grado e mezzo è necessario che le emissioni nelle città e metropoli che fanno parte del C40 vengano dimezzate entro il 2030.

“Nei prossimi anni nelle grandi città vivrà il 70 per cento della popolazione mondiale ed è dunque da questa dimensione che dovranno arrivare le soluzioni concrete alle sfide poste dal cambiamento climatico”, sottolinea Roberto Gualtieri. Il vertice, aggiunge, “è l’occasione mondiale più importante di un confronto su temi così decisivi per il nostro futuro e siamo contenti che Roma torni a svolgere un ruolo da protagonista in un consesso così autorevole, dove insieme a sindaci di tutto il mondo ci si confronta su progetti e interventi capaci di tenere assieme le sfide ambientali con quelle di rilancio dell’economia e riduzione delle disuguaglianze”.

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