L’eventuale elezione di Luiz Inácio Lula da Silva alle presidenziali in Brasile potrebbe facilitare il cammino dell’Argentina verso il gruppo dei Brics. Quella di Lula potrebbe costituire una ulteriore voce favorevole a Buenos Aires, che ha chiesto ufficialmente l’ingresso nel blocco dei paesi ai tempi denominati emergenti, fondato da Brasile, Russia, India, Cina nel 2009 con la successiva inclusione del Sudafrica nel 2011.

È il parere di Celso Amorin, ex ministro degli Esteri di Lula da Silva e oggi tra i suoi principali consiglieri, intervistato dalla Reuters. Amorin ritiene che l’ingresso dell’Argentina “sarebbe positivo” e rafforzerebbe il peso dell’America Latina nel Brics. Il 76enne storico leader del Partito dei lavoratori, forte dei 5 punti di vantaggio al primo turno, è visto come favorito al ballottaggio di domenica 30 ottobre, anche se è una partita ancora aperta per il presidente uscente, Jair Bolsonaro.

Secondo Celso Amorin, un Brics più forte sullo scacchiere internazionale può dare il suo contributo per la soluzione del conflitto tra Russia e Ucraina. Uno sforzo nei negoziati, aggiunge, che deve essere portato avanti da Unione Europea e Stati Uniti, ma che potrebbe ottenere dal gruppo dei Brics un supporto importante, a cominciare dal governo cinese.


Amorin si è anche riferito al flusso diplomatico con Venezuela e Nicaragua, che vede la stessa Argentina non completamente allineata alle richieste della maggior parte della comunità internazionale. Secondo l’ex ministro di Lula, un terzo mandato di quest’ultimo aprirebbe la porta a nuove relazioni diplomatiche col Venezuela, aggiungendo che Bolsonaro e Donald Trump poco hanno ottenuto con una posizione di netta chiusura con Caracas.

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“L’isolamento, le sanzioni, l’embargo e la minaccia della forza non aiutano ma rendono le cose più difficili”, ha dichiarato Celso Amorin. Aggiungendo che sul tema della violazione dei diritti umani in Venezuela e Nicaragua “faremo tutto il possibile per favorire la democrazia in modo rispettoso, non interventista e non arrogante”.

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