Javier Milei a Roma e in Vaticano, arrivano conferme sull’agenda della prima visita del presidente argentino in Italia. Si apprende che papa Francesco riceverà Milei in udienza privata lunedì 12 febbraio. Manca, tuttavia, l’annuncio ufficiale di entrambe le parti così come si usa ancora il condizionale per l’incontro con Giorgia Meloni, che potrebbe essere fissato domenica 11 o lunedì 12. Più condizionali si usano per un possibile incontro con Sergio Mattarella.

Javier Milei a Roma e in Vaticano: incontri con papa Francesco e Giorgia Meloni

La visita di Milei a papa Francesco serve a spegnere le tensioni dopo il caso delle offese e accuse de leader de La libertad avanzate a Jorge Mario Bergoglio prima della sua elezione. Il presidente, tornando sui suoi passi, ha invitato il pontefice in Argentina definendo la sua eventuale presenza “un momento di unità per tutto il paese” lacerato da crisi economica, povertà in aumento e forte contrapposizione politica.

Dal canto suo, papa Francesco, attraverso la ambasciatrice albiceleste presso la Santa Sede, Fernanda Silva che gode di ottimi rapporti con Bergoglio, ha chiesto a Milei di presenziare alla canonizzazione della prima santa argentina, Mama Antula, prevista per domenica 11 febbraio. Nel frattempo, però, la stessa Silvia dovrebbe rientrare a Buenos Aires per lasciare la missione al prossimo ambasciatore che, secondo le indiscrezioni, potrebbe essere Pablo Beltramino.


Nella costruzione di rapporti sereni col Vaticano, più complicata per il governo Milei è la nomina del segretario per il Culto, alle dipendenze del ministero degli Esteri. La figura che viene data per quasi certa è stata, a sua volta, autore di pesantissime accuse a Bergoglio e al suo pontificato, lasciando dubbi sulla bontà (politica) della scelta soprattutto laddove si cerca stabilità e collaborazione nel dialogo tra il centro di Roma e Buenos Aires.

Più semplice, invece, la ‘partita’ con Giorgia Meloni, tra i primi leader stranieri a complimentarsi con lui per il successo alle elezioni. L’appartenenza alla stessa famiglia politica, passando anche per Vox, facilita tutto ed è innegabile che l’arrivo di Milei alla Casa Rosada ha dato nuovo entusiasmo alla destra italiana e non solo, trovando un nuovo punto di riferimento in Sudamerica dopo l’uscita di scena di Bolsonaro.

Meloni ha parlato di lui come “personalità affascinante” e, del resto, la sintonia ideologica tra i loro due partiti è pressoché totale, anche se Milei ha chiaro che in Europa avere la Francia dalla propria parte è più utile. A Palazzo Chigi, a ogni modo, c’è il desiderio di rilanciare i rapporti con l’Argentina, viste anche le nuove opportunità offerte dal grande piano di privatizzazioni nell’agenda albiceleste.

Ciò che è certo è che la comitiva presidenziale sarà integrata dalla onnipresente sorella, Karina Milei (Chi è la potente sorella del presidente: ai vertici della Casa Rosada con norma ad personam) che è segretaria generale della presidenza e dalla ministra degli Esteri, Diana Mondino, che incontrerà una delegazione di imprenditori.

TI POTREBBERO INTERESSARE