Sei oppositori di Maduro sono rifugiati nell’ambasciata argentina a Caracas, un nuovo caso destinato a peggiorare ulteriormente le relazioni tra Venezuela e Argentina. Il quotidiano albiceleste Infobae informa che lo stesso presidente argentino, Javier Milei, e la sua ministra degli Esteri, Diana Mondino, hanno accettato di assicurare la protezione internazionale ai sei avversari politici del leader chavista.
Sei oppositori di Maduro sono rifugiati nell’ambasciata argentina a Caracas
La decisione del governo argentino conferma la linea dura di Milei nei confronti del Venezuela, così come manifestata più volte in precedenza anche con Cuba e Nicaragua, al punto di non nominare gli ambasciatori presso le capitali dei tre paesi. Stando alle informazioni fornite dal quotidiano argentino, si tratta di Pedro Urruchurtu, Magallí Meda, Humberto Villalobos, Claudia Macero, Omar González mentre non è noto il sesto nome. Non si esclude che l’esecutivo di Buenos Aires stia lavorando per agevolare l’uscita dei rifugiati verso la stessa Argentina.
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Il tutto avviene in un clima pre elettorale, con Nicolás Maduro intenzionato a conquistare il suo terzo mandato di sei anni con il voto del prossimo 28 luglio. Gli osservatori internazionali, però, denunciano l’impossibilità di fatto dei rivali politici a esercitare i propri diritti nonché diversi ostacoli affinché le organizzazioni non governative specializzate si esprimano sulla trasparenza dei processi elettorali.
Le stesse denunce arrivano dalla Piattaforma unitaria democratica, principale coalizione anti Maduro, che dopo l’inabilitazione fino al 2036 disposta dal regime a carico di María Corina Machado, nonostante la consacrazione con le primarie dello scorso ottobre, segnala che anche la nuova leader Corina Yoris riscontra l’impossibilità a inserirsi nella disputa elettorale. Fatti che, a livello regionale, sono stati già condannati, oltre che dall’Argentina, tra altri, da Uruguay, Perù, Paraguay e Ecuador.
