Elezioni in Argentina 2023 – In vista del ballottaggio per le presidenziali in Argentina, Sergio Massa ha vestito i panni di Pedro Sánchez. Lavora per la ‘remontada’, per un 19 novembre che lo porti alla Casa Rosada nonostante le difficoltà. Nonostante tutto: la sua immagine negativa agli occhi dell’opinione pubblica, conseguenza di una economia nazionale ferma, del cambio a mille pesos sul dollaro. Come ministro dell’Economia uscente ha su di sé tutte le croci possibili. Eppure, al primo turno ha avuto la meglio su un fortissimo Javier Milei, staccandolo di oltre sei punti. Tanti, è stata una sorpresa per tutti gli analisi e ora un altro sondaggio dà vincente proprio Sergio Massa.

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Sondaggio dà vincente Sergio Massa al ballottaggio per le presidenziali in Argentina

L’imprevedibilità di queste elezioni in Argentina è collegata a diversi fattori. Innanzitutto l’affluenza non convincente: il 22 ottobre ha votato il 74 per cento degli aventi diritto, cinque punti più che alle primarie di agosto ma seconda minore partecipazione dal ritorno alla democrazia con le elezioni del 1983. Lunedì 20 novembre in Argentina è un giorno festivo, la Giornata della sovranità nazionale, è primavera e questo preoccupa non poco gli attori in gioco.


Ma il grosso dell’incertezza si muove sulle allenaze, quelle ufficiali (a destra) e, dall’altra parte, quelle che si tentano di costruire. L’ultimo annuncio a favore di Sergio Massa è di Myriam Bregman, la candidata socialista che ha mosso il 2,70 per cento degli elettori. Si tratta di 700mila voti, preziosi in una lotta che da subito si è orientata all’ultimissima scheda. La strategia di Massa è ormai nota: andare a cercare i voti dei moderati del centrodestra, quelli che non accettano la scelta di Mauricio Macri di sostenere il leader de La Libertad Avanza. “Se deve essere cambio in Argentina, è l’unica soluzione”, è la sintesi del suo pensiero.

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Il lago in cui il candidato peronista si accinge a pescare è piuttosto esteso, tra gli elettori della Unión Civica Radical e quelli del peronismo ‘dissidente’ guidato da Juan Schiaretti, che al primo turno ha raccolto quasi il 7 per cento. Massa è consapevole dei dubbi dell’elettorato degli avversari, tra chi non ha compreso la decisione di Macri e chi, tra quelli di Milei, rifiutano il patto con la ‘casta’, la stessa che Milei aveva promesso di disintegrare e che ora si ritrova in casa. E, peraltro, la campagna elettorale per il ballottaggio appare passata nelle mani dell’ex presidente, altro fumo negli occhi per i ‘puristi’ che hanno accompagnato Milei fin qui.

Il nuovo sondaggio che dà ragione a Sergio Massa è stato realizzato da Zuban Córdoba e mette in evidenza le maggiori possibilità del ministro dell’Economia di Alberto Fernández. Il primo risultato dell’inchiesta è sull’immagine dei due candidati alla presidenza. Di Javier Milei gli intervistati hanno una immagine molto positiva per il 20,6 per cento, positiva 21,8, negativa 11,8 ed è molto negativa per il 42,5 per cento. Massa ha una immagine molto positiva per il 19,4 per cento, positiva 22,7, negativa 6,5 ed è molto negativa per oltre la metà, il 50,2 per cento. Passa Milei e lo stesso emerge sui due candidati alla vicepresidenza, Victoria Villarruel per Milei e Agustín Rossi per Massa.

Di qui alla domanda “Chi voterai al ballottaggio?”. Qui, evidentemente, l’elettore sembra influenzato dal fattore esperienza e in Argentina fanno notare che il sondaggio è della stessa casa che più delle altre si era avvicinata al risultato delle primarie del 13 agosto. Il 51enne Sergio Massa è dato come vincitore, seppure con una differenza minore rispetto a quella del primo turno. Il peronista è al 45,4 per cento, l’ultraliberista 53enne al 43,1 per cento. Poi c’è un 4,8 di chi intende lascaire la scheda in bianco, un 4,3 di indecisi e un 2,5 che anticipa di non recarsi ai seggi.

Il risultato non cambia se vengono presi in considerazione solo i voti validi, o meglio è ancora più favorevole a Massa che è indicato al 49,9 per cento contro il 46,9 per cento. Con un 3,2 per cento di indecisi che potrebbero rivelarsi come la pedina vincente.

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