Nel tour europeo del presidente argentino, Alberto Fernández, attesa era l’udienza personale con papa Francesco, prima degli incontri del leader della Casa Rosada con Sergio Mattarella e Mario Draghi. Le attese erano tutte sbilanciate sulla lettura argentina ‘interna’ e non immotivate stando ai retroscena precedenti all’arrivo di Fernández nel Vecchio continente.

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Il precedente incontro del 2020

Alberto Fernández e Jorge Mario Bergoglio si sono intrattenuti in privato per circa 25 minuti, poi i colloqui tra il presidente e, tra gli altri, il segretario di Stato, Pietro Parolin sui principali temi dell’agenda internazionale.

I retroscena, a quanto pare disattesi, hanno riguardato i rapporti tra Fernández e papa Francesco, animati da amicizia di vecchia data. Tuttavia, gran parte della stampa argentina ha parlato di una certa resistenza di Bergoglio all’incontro col presidente del suo paese.


Alla base, la recente approvazione della legge che depenalizza l’aborto in Argentina contro la quale, fino all’ultimo, si sono mosse le gerarchie ecclesiastiche argentine, come quelle romane. Alberto Fernández l’aveva promessa in campagna elettorale per poi sostenerla personalmente da presidente. Nonostante la dichiarata contrarietà dello stesso pontefice argentino.

In Argentina, giorni addietro, si era diffusa la voce secondo la quale Francesco avrebbe fatto a meno della visita di Fernández, innescando la smentita dell’apparato governativo di Buenos Aires. Che, al contrario, ha fatto sapere che “l’udienza è stata chiesta e il via libera è arrivato in tempi record”.

Altri retroscenisti avevano proposto un quadro diverso, che vorrebbe alcuni vescovi impegnati nel suggerire a Fernández di “non forzare la situazione” insistendo con la richiesta di udienza privata.

Quello di Alberto Fernández in Vaticano non era un ‘passaggio’ privo di significato politico. C’era di mezzo la conferma o meno dei rapporti tra lui e il papa, da sempre cordiali e distesi. E che, in fondo, coincidono su alcune vedute sul terreno sociale ed economico.

Non è un segreto che papa Francesco si sia rammaricato dopo l’approvazione delle nuove norme sull’interruzione volontaria della gravidanza ma, come sottolineano gli analisti più accreditati, comprende la posizione di Fernández. Alla fine dell’incontro le voci vaticane hanno parlato di buone relazioni bilaterali e interesse a collaborare sulle principali incombenze a livello globale.

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