Quello delle Malvinas è un tema sempre aperto nella politica argentina. E, con diversa intensità, è forse l’unico a essere trasversale, a oltrepassare la esasperata polarizzazione degli ultimi anni. È anche questo il senso del discorso di Mauricio Macri in occasione del 37esimo anniversario.

Il 2 aprile di ogni anno si celebra, con giorno festivo, il Día del veterano y de los caídos en la Guerra de Malvinas. Alla presenza degli ex combattenti e delle famiglie dei caduti, il presidente ha assicurato che il reclamo argentino sulla sovranità è legittimo e irrinunciabile.

malvinas cimitero darwin


“Qui oggi rendiamo omaggio a padri, figli e amici che la guerra ci ha portato via 37 anni fa. Ricordarli ci invita a riflettere sulle sfide che abbiao come paese: la richiesta di sovranità è legittima e irrinunciabile e unisce noi argentini oltre ogni differenza”, ha precisato Macri. Secondo il mandatario, per ottenere progressi in questo senso “è necessario costruire consenso che vada al di là di chi governa, noi lo facciamo sfruttando gli strumenti del dialogo e della fiducia e il diritto internazionale”.


Macri ha anche dato risalto al processo di identificazione dei soldati caduti che riposano nel cimitero di Darwin, processo che ha incluso anche due viaggi dei familiari sulle isole: il primo nel marzo 2018 e il secondo lo scorso mese.

Malvinas, il primo storico rientro in Argentina di un caduto nella guerra del 1982

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