L’Argentina mostra passi in avanti nella lotta alla corruzione. È il risultato dell’analisi 2021 realizzata dall’Americas Society/Council of the Americas che, tuttavia, mette in evidenza passi indietro su alcuni punti specifici. A ogni modo nel ranking riepilogativo risulta quinto dei quindici paesi latinoamericani monitorati annualmente.

L’analisi si conclude con un punteggio, l’indice di capacità nella lotta alla corruzione (Icc 2021), risultato dell’approfondimento su 14 fattori, tra cui trasparenza a livello governativo, indipendenza della giustizia, forza del giornalismo d’inchiesta e strumenti e risorse per il contrasto ai reati tipici dei ‘colletti bianchi’.

L’indice Icc 2021 premia l’Uruguay come miglior paese nelal lotta alla corruzione, classifica chiusa dal Venezuela. L’Argentina, dal canto suo, migliora la sua situazione passando dal sesto al quinto posto. A livello generale, sottolinea il rapporto, tutti i paesi dell’area mostrano una diminuzione nell’efficienza e indipendenza delle agenzie o enti anticorruzione.


Il paese della regione che perde di più sul terreno della lotta alla corruzione è il Brasile, dopo lo smantellamento del team che ha condotto l’inchiesta Lava Jato e le nomine di persone considerate molto vicine al presidente Bolsonaro ai vertici di polizia federale e magistratura. Peggio anche il Messico a causa della riduzione delle risorse al sistema nazionale anticorruzione.

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Il Palazzo di giustizia, Buenos Aires

Il caso Argentina presenta luci e ombre. Perché se è vero che ha migliorato il suo posizionamento a livello regionale, ha visto diminuito il suo punteggio finale. Nel rapporto è spiegato che è soprattutto conseguenza della “percezione dell’aumento della politicizzazione del potere giudiziario e degli enti di lotta alla corruzione durante l’attuale governo”. Fattore che determina minore indipendenza sia degli organi inquirenti che di quelli deputati all’anticorruzione.

Va meglio nella categoria ‘società civile e media’ dove l’Argentina supera la media regionale in tutte le variabili prese in considerazione. Il che, secondo gli analisti, indica la “persistente vigilanza dell’opinoine pubblica in materia di corruzione”. Aumentano anche gli indici relativi al giornalismo d’inchiesta che vede l’Argentina al secondo posto dei 15 paesi presi in esame, dopo l’Uruguay.

  • Uruguay (7,80 su 10)
  • Cile (6,51)
  • Costa Rica (6,45)
  • Perù (5,66)
  • Argentina (5,16)
  • Brasile (5,07)
  • Colombia (4,81)
  • Ecuador (4,77)
  • Panama (4,55)
  • Repubblica Dominicana (4,38)
  • Messico (4,25)
  • Paraguay (4,08)
  • Guatemala (3,84)
  • Bolivia (2,43)
  • Venezuela (1,40)

In generale, il rapporto dell’Americas Society/Council of the Americas segnala che l’aggravarsi della situazione economica dell’Argentina ha portato a una diminuzione di risorse finanziarie e umane negli uffici incaricati di contrastare la corruzione. E segnala come “discutibile” la proposta di riforma della giustizia avanzata dall’esecutivo che, se approvata, permetterebbe la nomina di oltre trecento tra pubblici ministeri, giudici e difensori pubblici nei prossimi due anni.

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