È morto, nelle prime ore di domenica 30 dicembre, l’ex ministro degli Esteri argentino Héctor Marcos Timerman. 65enne, da anni combatteva contro un tumore ai polmoni. Figlio del noto giornalista Jacobo Timerman, ha mosso i primi passi della sua vita professionale sulle colonne del giornale La tarde, per poi occuparsi di diritti umani, politica e diplomazia.

Riconosciuto esperto di Relazioni internazionali – con studi perfezionati alla Columbia University – è stato ambasciatore argentino negli Stati Uniti durante i governi kirchneristi per poi assumere l’incarico, dal 2010 al 2015, di Canciller, ministro degli Esteri dell’esecutivo guidato da Cristina Fernández, praticamente fino al passaggio delle consegne a Mauricio Macri.

hector timerman

Il nome di Héctor Timerman è stato recentemente legato a una delle inchieste giudiziarie più difficili, quella relativa alle presunte coperture che il governo di Cristina Kirchner avrebbe garantito all’Iran ritenuto dietro l’attentato all’Amia nel 1994. Per questo, dal 7 dicembre del 2017, l’ex ministro era gravato da misura cautelare. Prima il carcere, poi i domiciliari per incompatibilità col regime carcerario a causa della malattia.


Per potergli consentire le cure presso il Mount Sinai Hospital de Manhattan con l’amministrazione Usa si era anche mobilitato il presidente Mauricio Macri: Washington gli aveva negato il visto per sue pendenze giudiziarie. Permesso accordato anche dalla giustizia argentina che gli aveva concesso la libertà per ragioni di estrema eccezionalità.

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