Primi pesanti effetti politici del coronavirus in Argentina. Scoppia il vacunagate, lo scandalo dei vaccini anti Covid garantiti a persone vicine al governo bypassando le precise indicazioni del piano di immunizzazione. Tutto è cominciato dalle dichiarazioni di Horacio Verbitsky, giornalista e scrittore filogovernativo e tradotto spesso anche in Italia.

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Horacio Verbitsky

In un intervento radio ha ammesso di avere ottenuto il via libera al vaccino, nonostante non rientri tra le categorie attualmente chiamate alla somministrazione. Il resoconto di Verbitsky non ha lasciato spazio a dubbi. “Ho deciso di vaccinarmi e ho cominciato a informarmi. Poi ho chiamato il mio vecchio amico Ginés González García (nella foto di copertina) il quale, attraverso il suo segretario, mi ha detto di recarmi al ministero della Salute”.

González García è il ministro della Salute del governo di Alberto Fernández. Era, giacché il presidente ha chiesto e ottenuto le sue dimissioni mettendo al suo posto il sottosegretario Carla Vizzotti, medico con una competenza specifica in tema di vaccini. Il ministro uscente si scusa e imputa tutto a “confusione fatta dal mio staff”. La magistratura, intanto, ha aperto un fascicolo di indagine su González García e lo stesso Verbitsky.


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Carla Vizzotti

Di lì alla scoperta di più persone che hanno ricevuto un trattamento di favore, anticipando il proprio turno di vaccinazione. Si tratta di politici, sindacalisti e imprenditori vicini al governo. È il caso di Hugo Moyano, uno dei sindacalisti più potenti dell’Argentina, di sua moglie e uno dei figli, appena 20enne.

C’è anche il nome di Jorge Taiana, ex ministro degli Esteri di Cristina Fernández e oggi senatore. E Eduardo Valdés, deputato nazionale descritto dalla stampa argentina come parecchio vicino al presidente Fernández. Quest’ultimo si difende affermando di averlo ritenuto necessario dovendo accompagnare il presidente in Messico in visita ufficiale. Ma Fernández lo ha già messo fuori dalla delegazione. Infine, imprenditori e amici e parenti di qualche dirigente del ministero della Salute.

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L’Argentina ha finora totalizzato 2.054.681 casi di Covid-19 dallo scoppio della pandemia risultando il dodicesimo paese al mondo nelle statistiche della Johns Hopkins University. I morti sono 51mila. La campagna di vaccinazione, ricorrendo allo Sputnik V, è stata avviata il 29 dicembre e solo in questi giorni si sono aperte le prenotazioni per gli 80enni.

Le difficoltà, anche in Argentina, non sono poche sul piano delle forniture, che da Mosca arrivano a rilento rispetto al contratto stipulato a dicembre. Stando agli ultimi dati, i vaccinati sono al momento circa 400mila su una popolazione di oltre 44 milioni.

Pedro Opeka, il presbitero argentino nominato per il Nobel per la Pace 2021

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