Un giallo scuote la politica argentina. È scomparso l’ex segretario personale di Cristina Kirchner, Fabián Gutiérrez. In corso ricerche nella località patagonica di El Calafate, in provincia di Santa Cruz. Secondo le testimonianze raccolte dagli inquirenti Gutiérrez è stato visto l’ultima volta lo scorso giovedì. Finora sono state trovate alcune sue tracce: la sua auto con un vetro rotto nella quale anche una sua giacca con macchie di sangue e le chiavi della sua abitazione.

argentina scomparso ex segretario cristina kirchner

Successivamente è stato rinvenuto anche il suo cellulare e il suo domicilio si presenta, dicono i verbali, “revuelto” cioè in disordine, sottosopra, intendendo il classico stato di un luogo in cui si cercava qualcosa. Di qui ai rilievi del caso disposti dal magistrato alla ricerca di indizi. Alcuni dei quali, chiarisce Carlos Narvarte titolare dell’indagine, “potrebbero dare riscontro di un fatto illecito”.

C’è la massima discrezione sul caso ma agli stessi inquirenti arriva alla stampa la notizia di tre fermi, uno dei quali un ventenne che potrebbe essere stato l’ultimo a vedere Fabián Gutiérrez. Lo stesso Narvarte, tuttavia, aggiunge che “stiamo cercando il corpo per costruire una ipotesi” di ciò che potrebbe essere successo.


Fabián Gutiérrez è noto alle cronache argentine degli ultimi anni. Tra il 2003 e il 2010 ha svolto incarichi fiduciari di segreteria alla presidenza della Nazione. È stato successivamente coinvolto nell’inchiesta nota in Argentina come ‘Causa de los cuadernos‘, iniziata dopo il ritrovamento di taccuini in cui, secondo l’accusa, venivano annotati fatti e cifre di presunti atti di corruzione durante le presidenze di Néstor e Cristina Kirchner, oggi vicepresidente.

Nel corso degli anni il patrimonio di Gutiérrez è passato sotto lo ‘scanner’ della giustizia considerato non congruo rispetto alle retribuzioni degli incarichi svolti nell’amministrazione nazionale. Un patrimonio che include 36 immobili in Patagonia, 35 auto compresi modelli di lusso e tre imbarcazioni. Secondo il giudice Claudio Bonadio, oggi deceduto, titolare dell’inchiesta di corruzione che ha coinvolto la stessa Cristina Kirchner, la fortuna di Gutiérrez arrivava direttamente da “borsoni di denaro movimentati nei fatti di corruzione”.

Nel corso dell’indagine, però, Fabián Gutiérrez ha deciso di assumere lo status di collaboratore di giustizia, rivelando dettagli sui fatti di corruzione che, a suo dire, vedevano coinvolti direttamente gli allora presidenti Néstor e Cristina Kirchner.

TI POTREBBERO INTERESSARE