Si chiama Ariel David Paoletti, è nato 56 anni fa ad Avelleneda, provincia di Buenos Aires, ed è il cuoco del presidente argentino, Alberto Fernández. È a lui, di famiglia italiana (calabresi della provincia di Catanzaro), che è stata affidata la gestione della cucina della tenuta presidenzziale di Olivos. La maggior parte della sua carriera l’ha trascorsa all’estero, poi, al ritorno in Argentina, Fernández lo ha scelto come cuoco personale.

ariel david paoletti cuoco personale presidente argentina

È lui stesso a raccontare, alla testata argentina Infobae, che è davanti ai fornelli da piccolo, quando cominciò a cucinare in una famiglia calabrese. I primi passi in un ristorante di Puerto Madero e in un altro locale a Punta del Este, in Uruguay. Poi una decina d’anni lavorando fuori dall’Argentina tra il Ritz, Barcellona, Milano. Nel 2011 il ritorno a casa dando vita a María Fedele, una trattoria italiana a Buenos Aires “con la quale mi è andata bene fino al 2018 quando l’ho venduta”. Oltre a essere il cuoco personale del presidente, è consulente della Lavazza. “Sono un cuoco ma non sono uno chef”, precisa.

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A Olivos Ariel David Paoletti ci è arrivato dopo la chiamata di un amico comune al presidente. Si tratta di Eduardo Valdés, un esponente della stessa parte politica di Fernández, oggi deputato nazionale, che, tra l’altro, è stato ambasciatore argentino presso la Santa Sede. Paoletti racconta che cucinare per Alberto Fernández non è un’impresa ardua: “Non impone mai nulla, né lui né i suoi ministri. Ho la libertà di preparare ciò che mangia il presidente giacché conosco i suoi gusti”. Parla di Fernández come un uomo “molto educato, ci dice sempre ‘Ragazzi, grazie del servizio’. È un tipo molto semplice”, aggiunge.


A proposito di abitudini alimentari di Alberto Fernández, Paoletti spiega che non ha un menù fisso e il presidente non chiede nulla, anche perché “si adegua e fa dieta, che ha iniziato da poco”. Si tratta, dettaglia il cuoco, di un regime alimentare bilanciato. Quanto a gusti, “beve Schweppes al pompelmo con acqua e non beve alcolici”. Però ha un debole per un dolce in particolare, il Vigilante, “ma ora che è a dieta può mangiarlo solo una volta a settimana”. Il piatto preferito di Alberto Fernández, racconta Ariel David Paoletti, è l’asado.

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Paoletti si avvale di pochi collaboratori, “cinque o sei” dice, tutti giovani tra i venti e i trent’anni di età. Che, aggiunge, confessano di trovarsi meglio con l’attuale presidente. “I precedenti inquilini menifestavano loro poca considerazione, li lasciavano ‘parcheggiati’ preferendo ricorrere al catering. La cucina veniva usata poco anche perché Mauricio Macri andava via da Olivos il giovedì e rientrava la domenica sera”. E una punta polemica, con toni da supporter politico: “Macri qui era in vacanza, mentre per Alberto è casa e ufficio”.

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