Sulla crisi del Venezuela, quella del governo argentino è una decisione che spicca per contenuto politico. L’Argentina ha difatti firmato il documento del Gruppo di contatto che chiede elezioni trasparenti nel paese guidato da Nicolás Maduro. Tuttavia, Buenos Aires chiede la rimozione del blocco sui fondi venezuelani finiti in embargo affinché Caracas possa provvedere all’acquisto di vaccini contro il Covid. Inoltre, l’esecutivo Fernández appoggia la proposta di un ufficio permanente per monitorare le condizoni dei diritti umani.

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Dopo una riunione virtuale dei ministri degli Esteri dei paesi che compongono il Gruppo di contatto per il Venezuela, il capo della diplomazia argentina, Felipe Solá, ha sottoscritto il documento che chiama tutti gli attori coinvolti a intavolre “un dialogo inclusivo e un processo di transizione che conduca a elezioni credibili, aperte e trasparenti”.

Lo scorso dicembre, va notato, l’Argentina non aveva firmato il comunicato ufficiale del Gruppo che ha considerato “fraudolente” le ultime elezioni parlamentari nel paese caraibico. Nell’ultima adunanza del Gruppo di contatto, l’Argentina ha ribadito il sostegno alla ricerca di soluzioni pacifiche e democratiche ma chiede l’inclusione di Maduro al dialogo che “non va limitata alle sole opposizioni”.


Il ministro degli Esteri argentino ha inoltre confermato che il governo di Buenos Aires “condanna le sanzioni economiche e personali perché hanno un effetto contrario al loro obiettivo”. Perché, aggiunge, “da un lato rafforzano le autorità sanzionate dando loro argomenti politici ed economici per giustificare atti non ordinari”. E, non da ultimo “aggravano le sofferenze del popolo venezuelano”.

Di qui alla conclusione che “occorre operare sul piano umanitario e sulla possibilità di utilizzare i fondi sotto embargo per il pagamento dei vaccini affinché anche il popolo venezuelano ne abbia accesso”. Una soluzione di compromesso, quella di Buenos Aires, con la quale non stravolge i rapporti con Maduro e, al tempo stesso, cerca di mostrarsi collaborativa e imparziale col resto della comunità internazionale.

Elezioni in Venezuela, l’Argentina si astiene sulla condanna a Maduro

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