In un clima di totale incertezza economica, in un anno che chiuderà con il Pil in caduta del 3,1 e l’inflazione al 57,3 per cento (previsioni complete Fondo monetario internazionale), il 27 ottobre 2019 si celebrano le elezioni in Argentina, secondo osservatori internazionali e mercati tra le più delicate della storia del paese.

Di seguito i sei candidati alla presidenza che alle primarie dell’11 agosto hanno superato la soglia 2 per cento, programmi, modalità di voto, precedenti.

Mauricio Macri – Juntos por el cambio
Candidato vicepresidente: Miguel Ángel Pichetto


elezioni in argentina 2019 candidati programmi macri pichetto

60 anni, è il presidente uscente. Imprenditore, ex presidene del Boca Juniors (1995/2008), Mauricio Macri è in politica dal 2005 quando, per due anni, è stato deputato nazionale. Poi, per due legislature, dal 2007 al 2015, al vertice del governo della Città autonoma di Buenos Aires.

Di impostazione liberale, il suo mandato è stato caratterizzato da una decisa apertura di credito, almeno iniziale, da parte degli investitori e del settore imprenditoriale. Punto di forza del suo quadriennio è stato quello di “riportare l’Argentina nel mondo”, riaprendo il paese a dialogo e collaborazione soprattutto con l’Occidente e le organizzazioni internazionali economico-finanziarie.



Anche in occasione del G20 di Buenos Aires, i leader mondiali hanno manifestato la loro fiducia e appoggio circa le politiche di riforma del paese. Convinto il suo dialogo costante soprattutto con l’amministrazione Usa di Donald Trump, principale sponsor nei consessi internazionali. È proprio del presidente Usa il sostegno per l’ingresso – ancora pendente – dell’Argentina nell’Ocse. Tra i risultati ostentati dal governo Macri, il raggiunto accordo commerciale tra Mercosur e Unione europea.

Il mandato di Macri, tuttavia, si chiude con un netto peggioramento delle condizioni economiche del paese, l’aumento della fuga dei capitali, maxi svalutazione del peso argentino sul dollaro, aumento di disoccupazione e povertà. Secondo i principali osservatori internazionali, avrebbe dovuto predisporre misure di riforma concrete e certe già all’inizio del suo mandato.

Fuga di capitali dall’Argentina, nuovo record dopo le elezioni primarie di agosto

Fuga di capitali dall’Argentina: tra i Kirchner e Macri persi 172 miliardi di dollari

Alberto Fernández – Frente de todos
Candidato vicepresidente: Cristina Fernández de Kirchner

elezioni in argentina 2019 candidati programmi alberto fernandez cristina


60 anni, avvocato e docente universitario in materie giuridiche. È in politica da sempre, raggiungendo il livello più alto con l’incarico di capo di gabinetto dell’ex presidente Néstor Kirchner dal 2003 al 2007. Successivamente ha assunto un atteggiamento critico nei confronti dell’amministrazione di Cristina Fernández e le scelte politiche ed economiche del kirchnerismo. Nel 2018 il ritorno a quella piattaforma politica con l’indicazione della sua candidatura alle presidenziali da parte della ex mandataria.

Vincitore delle primarie dell’11 agosto, con 16 punti di vantaggio rispetto a Macri, è da allora in testa ai sondaggi, non incontrando il favore del mondo economico e finanziario, interno e internazionale. A lui è addebitato l’aggravarsi della crisi finanziaria, con ulteriore caduta del peso argentino sulla divisa Usa. Il timore degli investitori è un ritorno a politiche di chiusura e a scelte ideologiche soprattutto sul campo politico continentale. Un esempio su tutti è la neutralità di Buenos Aires proposta in merito alla crisi venezuelana, in netto contrasto con l’approccio macrista.



La sua proposta politica è marcatamente sociale, includendo un piano ad hoc contro la povertà, una rinegoziazione del debito a partire dal maxi prestito di oltre 56 miliardi di dollari ottenuto dal Fmi. Per quanto riguarda i rapporti con l’Europa, nel corso della campagna elettorale si è riunito – tutti di area socialista – con il premier spagnolo, Pedro Sánchez, e il suo predecessore Zapatero, nonché con il premier portoghese Costa.

Sua è l’intenzione di “rileggere con attenzione” l’accordo commerciale tra Mercosur e Ue. In ambito regionale, invece, è evidente la continuità di rapporti di collaborazione con le amministrazioni progressiste.

Roberto Lavagna – Consenso federal
Candidato vicepresidente: Juan Manuel Urtubey

elezioni in argentina 2019 candidati programmi lavagna urtubey


77 anni, la sua candidatura è animata dalla costruzione di una terza piattaforma politica con la “necessità di superare” la divisione di politica e società tra macrismo e peronismo. Economista, non è alla prima esperienza alle presidenziali. Nel 2007 era riuscito, col 16,89 per cento dei voti, a raggiungere il terzo posto. Nel 2015, invece, come eventuale ministro dell’Economia, aderì al Frente renovador che sosteneva Sergio Massa, anch’egli arrivato terzo alle spalle di Macri e Daniel Scioli.

È stato ministro economico nei governi guidati da Eduardo Duhalde e Néstor Kirchner nonché ambasciatore argentino presso gli organismi internazionali economici e presso l’Unione europea.

Nicolás del Caño – Frente de izquierda
Candidato vicepresidente: Romina del Plá

elezioni in argentina 2019 candidati programmi nicolás del caño


39 anni, è il più giovane aspirante alla Casa Rosada nonché il più a sinistra tra i candidati alla presidenza argentina. Svolge attività politica dai 16 anni di età ed è stato, per due anni, deputato nazionale. È stato candidato per la Casa Rosada anche nel 2015. La sua è la voce più critica verso l’accordo, e i rapporti in generale, tra il governo di Buenos Aires e il Fondo monetario internazionale. Il suo programma, tra gli altri punti, tende alla rottura con il Fmi e alla legalizzazione dell’aborto.

Juan José Gómez Centurión – Frente Nos
Candidato vicepresidente: Cynthia Hotton

elezioni in argentina 2019 candidati programmi gomez centurion


61 anni, Gómez Centurión è un ufficiale in congedo dell’esercito argentino, decorato per la guerra delle Malvinas. Appartenente allo spazio più conservatore del macrismo, con il governo di Mauricio Macri è stato a capo dell’agenzia delle dogane, incarico dal quale è stato sollevato per sospetti di corruzione, poi riammesso per infondatezza delle accuse, fino a sue dimissioni nel 2017.

È stato anche processato per negazionismo sui desaparecidos. La base del suo pensiero politico è sintetizzabile in patria, famiglia, no aborto, temi per i quali gode del favore dei pentecostali, tuttavia non determinanti in Argentina.

José Luis Espert – Unite Frente Despertar
Candidato vicepresidente: Luis Rosales

elezioni in argentina 2019 candidati programmi jose luis espert


57 anni, economista, alla sua prima esperienza politica attiva. Sui principali quotidiani e televisioni del paese espone le sue tesi economiche, in netto contrasto con i governi degli ultimi vent’anni. Di impostazione liberista e contrario a ogni forma sindacale, punta tutto sulla riduzione della pressione fiscale e delle barriere agli scambi commerciali, oltre che sulla drastica riduzione della spesa pubblica.

Elezioni in Argentina 2019: presidenziali e politiche parziali
Gli elettori argentini sono chiamati alle urne per eleggere il presidente, il vicepresidente, 24 dei 72 senatori e 130 dei 257 deputati nazionali. Il mandato di presidente e vicepresidente dura quattro anni.
I membri della camera dei deputati restano in carica quattro anni, sei i senatori. In Argentina ogni due anni si rinnova metà della camera e un terzo del senato.


Elezioni in Argentina 2019 – primo turno e ballottaggio
È la Costituzione a stabilire che la partita per la Casa Rosada si chiude senza ballottaggio (nella eventualità, il prossimo 24 novembre) quando un candidato raggiunge il 45 per cento delle preferenze. Ma è sufficiente anche il 40 per cento se il margine sul secondo candidato più votato è di almeno dieci punti.

Voto obbligatorio, sanzioni e si vota dai 16 anni di età
In Argentina il voto è obbligatorio e sono chiamati ai seggi anche coloro che – effetto di una legge del 2012 – abbiano compiuto 16 anni di età. La legge elettorale, proprio in ragione della obbligatorietà del voto, prevede sanzioni in caso di mancato voto. L’assenza alle primarie è punita con una multa di 50 pesos (meno di un euro) che salgono a 100 per le elezioni generali e l’eventuale ballottaggio. Meno voti, più paghi.

Alla sanzione amministrativa si aggiungono limitazioni all’accesso, a tempo determinato, a servizi della pubblica amministrazione. Sono opportunamente previste situazioni che giustificano gli elettori assenti, come nel caso dell’elettore minorenne che non si reca alle urne.

Voto residenti all’estero
Alle elezioni in Argentina 2019 per la prima volta si vota per posta. Nel 2019 è stato introdotto il voto per corrispondenza, al fine di facilitare la partecipazione democratica ai circa 385mila argentini residenti all’estero. Finora per esercitare il voto è stato necessario recarsi presso ambasciate e consolati nei paesi di residenza. In alternativa, è tuttavia prevista la possibilità di votare presso le rappresentanze diplomatiche e consolari argentine nel proprio paese di residenza.

ELEZIONI IN ARGENTINA 2019 – RISULTATI PRIMARIE 11 AGOSTO
(primi sei candidati ammessi alle presidenziali)

Frente de todos – Alberto Fernández
voti 12.205.938 – 49,49%

Juntos por el cambio – Mauricio Macri
voti 8.121.689 – 32,93%

Consenso federal – Roberto Lavagna
voti 2.081.315 – 8,44%

Frente de izquierda – Nicolás del Caño
voti 723.147 – 2,9%

Frente Nos – José Gómez Centurión
voti 670.162 – 2,72%

Unite – José Luis Espert
voti 550.593 – 2,23%

ELEZIONI PRESIDENZIALI ARGENTINA – RISULTATI 2015
(primo e secondo turno)

Mauricio Macri – Pro
Primo turno: voti 8.601.131 – 34,15%
Secondo turno – voti 12.988.349 – 51,34%

Daniel Scioli – Pj Frente para la Victoria
Primo turno: voti 9.338.490 – 37,08%
Secondo turno: voti 12.309.575 – 48,66%

Sergio Massa – Frente renovador
Primo turno: voti 5.386.977 – 21.39%

Nicolás Del Caño – Frente de Izquierda
Primo turno: voti 812.530 – 3,23%

Margarita Rosa Stolbizer – Progresistas
Primo turno: voti 632.551 – 2,51%

Adolfo Rodriguez Saá – Compromiso Federal
Primo turno: voti 412.578 – 1,64%

ELEZIONI PRESIDENZIALI ARGENTINA – RISULTATI 2015
(definite al primo turno)

Cristina Fernández de Kirchner (Partido justicialista) – 54,11%

Hermes Binner (Partido socialista) – 16,80%

Ricardo Alfonsín (Unión civica radical) – 11,14%

Alberto Rodríguez Saá (Es posible – peronismo) – 7,96%

Eduardo Duhalde (Partido justicialista) – 5,86%

Jorge Altamira (Partido obrero) – 2,30%

Elisa Carrió (Civica di area radicale) – 1,82%

Da Alfonsín a Macri, gli 8 voti per la Casa Rosada dal ritorno alla democrazia

ELEZIONI IN ARGENTINA 2019, GLI ULTIMI SONDAGGI A 10 GIORNI DAL VOTO

TI POTREBBERO INTERESSARE