Tre nuovi sondaggi descrivono l’umore dell’elettorato a pochi giorni dalle elezioni in Argentina del 27 ottobre. In tutti i casi emerge una conferma della tendenza avviata dal voto delle primarie dell’11 agosto scorso. Anzi, con un aumento della distanza, nelle intenzioni di voto, tra il presidente uscente, Mauricio Macri, e il principale sfidante, Alberto Fernández, leader del blocco peronista che presenta la ex presidente Cristina Fernández de Kirchner come candidata alla vicepresidenza.
Macri conferma il sostegno del suo elettorato più convinto non riuscendo, però, ad ampliare la base elettorale. Questo era l’obiettivo della scelta del suo candidato alla vicepresidenza, il peronista moderato Miguel Ángel Pichetto.
Elezioni in Argentina – sondaggi ottobre 2019
Il sondaggio realizzato da Federico González y Asociados (campione di 1.800 elettori intervistati tra il 14 e il 17 ottobre), indica nel 54 per cento le intenzioni di voto per il Frente de todos di Fernández a fronte di un 31,5 per Juntos por el cambio di Macri. Una differenza, dunque, di 22,5 punti. Consenso federal di Roberto Lavagna, invece, si ferma all’8,2 per cento.
I candidati ‘minori’ misurano: Frente de izquierda di Nicolás de Caño 2,3 per cento, Unite del liberista José Luis Espert 2,1, Nos dell’ex ufficiale dell’esercito Juan José Gómez Centurión 1,9.
L’inchiesta di Oh! Panel (campione 1.250 persone intervistate tra il 7 e il 16 ottobre) dà Macri al 33 per cento contro il 52 di Fernández, per una differenza pari a 19 punti. Lavagna è indicato al 10 per cento, mentre Del Caño e Gómez Centurión sono al 2 e chiude Espert con un punto percentuale.
Il sondaggio condotto da Proyección (1.913 casi raccolti tra il 10 e il 16 ottobre) conferma il quadro con il 53,8 per cento per Fernández e il 33,4 per Macri (differenza 20,4 punti). Questa inchiesta è la meno favorevole a Lavagna, indicato al 6,9 per cento. Del Caño al 2,1, Espert all’1,3 e Gómez Centurión all’1,1.
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