Elezioni in Argentina 2021 – Il 71,3 per cento degli aventi diritto si è recato alle urne per queste elezioni in Argentina, un dato che registra un aumento rispetto alle elezioni primarie obbligatorie dello scorso settembre, anche se inferiore guardando alle precedenti votazioni.

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Per queste elezioni politiche di medio termine gli argentini si sono espressi per rinnovare 127 dei 257 seggi della camera dei deputati e 24 dei 72 al senato federale, chiamando alle urne gli elettori di otto province, ognuna delle quali eleggeva tre senatori: Córdoba, Corrientes, Tucumán, Chubut, Santa Fe, Catamarca, Mendoza e La Pampa. E il risultato vede confermare quello che anticipavano i sondaggi.

Era atteso che l’attuale governo, guidato dal presidente Alberto Fernández, perdesse il controllo del senato federale. Con i nuovi equilibri, difatti, il blocco peronista che sostiene l’esecutivo scende da 41 a 35 membri, poco sotto la maggioranza. Oltre alla sconfitta nella provincia di Buenos Aires, il governo ha incassato la sconfitta in quelle di Chubut, Corrientes, Córdoba, Mendoza, Santa Fe e La Pampa. Nei 38 anni dal ritorno alla democrazia, dopo l’ultima dittatura, mai il peronismo aveva perso il controllo della camera alta.


Tuttavia, dopo il voto la maggioranza si è presentata al suo elettorato quasi trionfante. Nonostante la sconfitta è riuscita in una impresa: accorciare la distanza dall’opposizione di Juntos por el cambio, espressione dell’ex presidente Mauricio Macri. Se, difatti, alle primarie di settembre la differenza era di dieci punti a favore del centrodestra, ora si è ridotta a otto. Soprattutto, l’esecutivo può vantare un quasi pareggio nel distretto elettorale più importante, la provincia di Buenos Aires, con la maggioranza sotto di appena 1,3 punti.

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Il presidente Fernández nel comitato elettorale centrale a Buenos Aires

Ora, però, il presidente Fernández, come anticipato dal presidente della camera, Sergio Massa, chiama il paese all’unità sul punto fondamentale che è quello economico e sociale. Il governo chiede all’opposizione di decidere una agenda comune per una nuova tappa del paese, annunciando che invierà al parlamento un programma economico pluriennale.

Sullo sfondo, soprattutto, il necessario accordo con il Fondo monetario internazionale sui quasi 45 miliardi di dollari di debito da ristrutturare. Fernández chiede alla “opposizione responsabile e aperta al dialogo” di concordare un accordo che sia sostenibile per l’economia dell’Argentina.

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