Mauricio Macri torna in Europa: un viaggio con obiettivi economici ma dal senso altamente politico. Se il presidente argentino ha come meta principale Parigi, non meno importante è la visita in Belgio. Macri parteciperà al foro di affari Argentina-Francia, oltre a incontrare i vertici del parlamento francese. Ma in agenda si impone soprattutto l’incontro con Emmanuel Macron e un ristretto gruppo di imprenditori e politici di entrambi i paesi, dal 26 al 28 aprile.

Dal G20 di Buenos Aires, le relazioni tra Buenos Aires e Parigi vivono una fase di rilancio e rafforzamento sia sul piano economico che politico. Non è un caso che il capo dell’Eliseo abbia invitato esponenti del governo argentino a partecipare al prossimo G7 di Biarritz, nell’agosto prossimo.

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Ma sono entrambi i presidenti e le rispettive diplomazie a segnalare il massimo splendore dei contatti bilaterali. Anzi, come sottolineano dal ministero degli Esteri argentino, sia Macron che Macri “vogliono passare alla prossima tappa delle relazioni bilaterali”, nel senso di intensificazione soprattutto sul piano degli investimenti di cui l’Argentina ha cronico bisogno.


A Bruxelles, Macri incontrerà il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e il capo della commissione, Jean-Claude Juncker. Si tratta di uno degli ultimi viaggi istituzionali del mandatario argentino prima che la campagna elettorale per le presidenziali entri nel vivo.

E non è un caso che abbia scelto di ripresentarsi nel cuore dell’Europa, andando a ribadire il suo desiderio di proseguire sul camminio delle riforme economiche che i partner occidentali chiedono all’Argentina. Sarà anche una occasione per insistere sulla candidatura del paese sudamericano all’ingresso nell’Ocse e sulla necessità di raggiungere un accordo tra Unione europea e Mercosur.

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