Il sostegno di Donald Trump al governo di Mauricio Macri non è una novità. Ma con l’approssimarsi del voto di ottobre dalla Casa Bianca arriva un ulteriore messaggio di vicinanza dell’amministrazione Usa all’Argentina. Una conversazione telefonica tra i due presidenti è stata l’occasione per confermare che Washington approva l’approccio politico del mandatario argentino.

Trump ha ribadito il suo sostegno alle politiche economiche intraprese dal governo di Mauricio Macri, si legge in un comunicato della Casa Bianca nel quale si rende noto il contenuto di una conversazione intercorsa tra i due capi di Stato. “I due leader hanno discusso delle importanti misure di riforma economica applicate dal presidente Macri e delle sfide a livello regionale”.

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Inoltre, Trump ha espresso “il suo forte appoggio all’agenda economica favorevole alla crescita del presidente Macri e ai progressi compiuti circa la modernizzazione dell’economia argentina”. Secondo la stampa argentina, Trump e Macri avrebbero conversato anche del panorama elettorale in vista delle presidenziali di ottobre e della crisi in Venezuela.


Dal politico all’economico, con l’annuncio che arriva dagli Stati Uniti circa un consistente prestito che può risultre strategico. Sono 17 i progetti di investimento Usa per un ammontare totale di 5,2 miliardi di dollari, a cominciare da una primo intervento da 45 milioni in nove anni nelle infrastrutture del paese sudamericano. Vale a dire il primo investimento di capitali privati Usa dal 2011.

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A gestire le operazioni è la Overseas Private Investment Corporation (Opic) del governo statunitense che possiede una capacità di spesa di 60 miliardi di dollari. E che fa notare “la necessità di infrastutture in tutta l’America Latina (anche in funzione ant cinese, ndr), l’esistenza di governi più aperti e impegnati nella lotta alla corruzione”.

Dei 17 progetti, è Vaca Muerta a interessare maggiormente gli investitori americani. Il principale sito argentino di estrazione di idrocarburi necessita di infrastrutture e una di queste potrebbe essere la linea ferroviaria che lo collega al porto di Bahía Blanca. Ma anche, nel resto del paese, strade e aeroporti.

Tra l’annuncio e la realizzazione, però, ci sono le elezioni presidenziali, con la grande incognita dell’esito. Dall’Opic, tuttavia, fano notare che si tratta di progetti da strutturare nel corso dei prossimi anni e che “le nostre sono politiche di sostegno agli argentini e non a un candidato o un governo”. Quel che è certo, come peraltro sottolineato dall’ambasciatore Usa a Buenos Aires, è che si tratta del “risultato dell’impegno dimostrato nel corso dello scorso G20”.

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