L’Argentina conferma la sua linea anti Maduro, ampiamente anticipata da Mauricio Macri nelle ultime settimane. L’ultimo passo è stato il riconoscimento di Juan Guaidó come presidente provvisorio del Venezuela. In tale occasione, il presidente aveva annunciato successive misure finalizzate a colpire il regime venezuelano sia sul piano politico che economico.

In merito alle decisioni politiche, è da segnalare la mossa di Macri che ha ricevuto e riconosciuto la 36enne Elisa Trotta Gamus quale nuovo ambasciatore a Buenos Aires del governo ad interim di Guaidó. Contestualmente, sono allo studio dell’esecutivo argentino misure per colpire il regime di Nicolás Maduro sul versante economico-finanziario.

Come segnalato dal segretario di Stato agli Esteri, Jorge Faurie, nel mirino del governo Macri ci sono i fondi del petrolio venezuelano in Argentina. Sarà competenza della Unidad de Información Financiera tracciare i movimenti in Argentina della Pdvsa, la compagnia statale degli idrocarburi, al fine di verificare le misure adottabili. Un provvedimento identico a quello promosso dall’amministrazione Trump che ha già bloccato sette miliardi di dollari della Pdvsa in istituti americani.


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In Argentina la Petróleos de Venezuela ha comunque una attività ridotta, esercitata attraverso la Petrolera del Cono Sur con appena 51 stazioni di servizio a marchio Pdv Sur e Sol, tra la capitale e le province di Buenos Aires, Córdoba, Santa Fe e Entre Ríos.

La scorsa settimana la stessa Unidad de Información Financiera ha emesso una sorta di allerta finanziaria su novanta funzionari legati alla leadership chavista e una ventina di società statali dello stesso paese caraibico al fine di valutare i rischi di operazioni commerciali con tali persone fisiche e giuridiche.

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