Parla anche italiano la storia di Javier Zanetti, il cui nome completo è Javier Adelmar Zanetti. Come una buona metà degli argentini, anche la famiglia dell’ex capitano nerazzurro ha origini italiane. Per la precisione, friulane. Il bisnonno di Javier, Paolo Zanetti, era originario della provincia di Pordenone. Anche il cognome della madre, Violeta Bonazzola, avrebbe da raccontare in questo senso (il padre di Javier è Rodolfo Ignacio).
Il suo secondo nome, Adelmar, deriva da un episodio relativo alla sua nascita: è quello di un medico che gli salvò la vita da neonato, perché affetto da gravi problemi di respirazione. Il calcio, comunque, è una questione di famiglia. Anche il fratello maggiore, Sergio, sei anni più grande, è un ex calciatore, poi allenatore dell’Inter Juniores Berretti e attualmente del Lecco.
Javier Zanetti, ex amatissimo capitano dell’Inter e attualmente vicepresidente della società milanese, in tutti questi anni in Italia si è sempre distinto rispetto a tanti altri sportivi del suo calibro. Per uno stile di vita sobrio, per l’attaccamento alla famiglia. Mai un ‘gossip’ oltre le righe, mai protagonista di stravaganze. Anzi, da anni è molto impegnato nel sociale con la sua Fondazione Pupi da lui fondata nel 2001 con la moglie Paula.
Pupi è l’acronimo di ‘Por un piberío integrado’, cioè per una infanzia integrata, nel senso di inclusiva e giusta. Le sede di Pupi è a Remedios de Escalada, nel complicato Conurbano di Buenos Aires, dove sono attivi il centro di attenzione alla prima infanzia e il centro di educazione complementare.
La scelta del luogo non è casuale: è lì che Javier e Paula si sono conosciuti e hanno voluto che fossero le famiglie di questa zona a beneficiare dei progetti della fondazione, tutti diretti alla protezione integrale dei diritti dei bambini e degli adolescenti delle fasce più vulnerabili della popolazione.
Javier Zanetti è nato a Buenos Aires il 10 agosto del 1973 ed è cresiuto in provincia, ad AVellaneda, precisamente nella località di Dock Sud. Da ragazzino combinava la scuola e con il lavoro con suo padre, ma riuscì comunque, e per fortuna, a ricavarsi tempo e spazi per giocare a calcio. I primi calci al pallone, che lo hanno poi portato al successo, li ha tirati con la maglia del Club Atlético Talleres di Remedios de Escalada. Poi due anni col Banfield e, nel 1995, l’inizio della sua carriera nell’Inter, fino all’addio in lacrime nel 2014. Senza mai cambiare maglia.
Javier Zanetti è sposato con Paula De La Fuente dal 1999. I due hanno avuto tre figli: Sol, nata l’11 giugno 2005; Ignacio, il 27 luglio 2008; Tomás, il 9 maggio 2012). Vivono sul lago di Como, a Moltrasio. Molto geloso della sua famiglia e della privacy, ha sempre dichiarato di mettere figli e moglie al primo posto. Anche Paula non è molto esposta sui social, solo quanto basta per rilanciare le attività di Javier e, soprattutto, quelle a sfondo benefico di Pupi.
Nel suo ruolo di difensore e centrocampista, ha disputato 1.114 partite ufficiali. Nel campionato italiano è primo nella classifica degli stranieri più presenti in Serie A (615 di cui 137 consecutive). Con la Nazionale argentina ha disputato la cifra record di 145 incontri.
Zanetti ha pubblicato tre autobiografie: ‘Capitano e gentiluomo’, ‘Giocare da uomo’ e ‘Vincere ma non solo’. Tre opere che mettono in risalto il suo stile di vita: essere campioni nel calcio non è tutto, se si dimenticano i valori di uomo, padre, marito, e se si chiudono gli occhi davanti ai bisogni degli altri. È anche per questo che Javier piaceva come calciatore e continua a piacere come uomo.
Si è cimentato anche come attore nel film del regista Piergiorgio Gay, ‘Niente paura’ (2010), ed è stato protagonista del documentario Zanetti Story (2015), diretto da Carlo Sigon e Simone Scafidi. Nell’aprile del 2012, con l’ex collega e amico argentino Esteban Cambiasso, ha aperto il ‘Botinero’, un ristorante argentino nel quartiere milanese di Brera. Nel 2011 ha ricevuto il premio alla carriera come ‘Leggenda del calcio’.
Mauro Icardi: età, altezza, figli. Quanto vale oggi il marito di Wanda (e com’era da giovanissimo)
Zaira Nara, la ‘sorellina’ di Wanda reginetta della tv argentina
