Mauro Icardi non è il marito di Wanda Nara, è stato il capitano dell’Inter. La fascia al braccio già a 22 anni, fino alla decisione della società di privarlo dell’onore. Questo è il pensiero dei tifosi che, sì, apprezzano le gesta della manager argentina, ma forse preferiscono vedere i propri occhi brillare alle prodezze del centravanti con la maglia numero 9. Mauro Emanuel Icardi, questo è il suo nome completo, come noto a molti, ‘parla’ anche italiano, nel senso anagrafico del termine.
Mauro, difatti, trae la sua italianità dal bisnonno, arrivato in Argentina da Carmagnola. Era il periodo della grande emigrazione di liguri e piemontesi. Dal 27 maggio del 2014 è sposato con Wanda Nara, ex moglie di Maxi López (suo ex compagno di squadra alla Sampdoria) da cui ha avuto due figlie: Francesca (nata il 19 gennaio 2015) e Isabella (27 ottobre 2016). Ma la loro quotidianità è arricchita anche dalla presenza dei tre figli che Wanda ha avuto da López: Valentino Gastón (25 gennaio 2009), Constantino (18 dicembre 2010) e Benedicto (20 febbraio 2012).
Grande calciatore, ma anche campione sui social. Con i suoi oltre 4,8 milioni di follower Instagram ‘palleggia’ con la moglie, vera regina sul campo dei post, che ne ha più di 4,6 milioni. Un enorme potenziale di famiglia che, però, è sfruttato solo da Wanda, in termini di influencer. Icardi, difatti, si limita a pubblicare ciò che piace ai tifosi: ‘roba di pallone’ con un pizzico di costume che non guasta di certo.
La storia calcistica di Icardi è ‘breve’, anche per un fatto anagrafico, ma intensa. All’età di cinque anni viene iscritto al Club Infantil Sarratea, piccola squadra di quartiere a Rosario. Poi la sua vita segue quella di molti argentini in quel periodo. Nel 2002, per la grave crisi economica, la sua famiglia decide di trasferirsi in Spagna, alle Canarie.
Lì comincia a giocare nel Vecindario dove segna 384 gol in sei anni. Nel 2008 il trasferimento in Catalogna e l’ingresso nelle giovanili del Barcellona, ma non arriverà mai all prima squadra: il club ne decide la cessione.
Per emergere come professionista gli servirà la maglia della Sampdoria dove ha giocato dal luglio del 2011 al luglio 2013, prima di essere venduto all’Inter per 13 milioni di euro. È proprio con l’Inter che, a tutta ragione, si afferma come uno dei migliori attaccanti del panorama internazionale: capocannoniere della Serie A nel 2014-15 e nel 2017-18. È stato anche nominato miglior calciatore Aic nel 2018, oltre a essere stato inserito nella squadra dell’anno Aic nel 2015 e nel 2018.
Il 2 settembre del 2019, dopo mesi di tira e molla con la società, e le varie ipotesi di cessione, è arrivata la svolta inattesa: Mauro Icardi se n’è andato a Parigi. Paris Saint-Germain e Inter hanno pattuito il trasferimento: l’accordo prevede un prestito gratuito con diritto di riscatto fissato a 70 milioni. Il 2022 è stato per lui l’anno più difficile, fino a essere messo fuori rosa e dichiarato cedibilie. Da settembre del 2022 è in prestito ai turchi del Galatasaray.
Mauro Icardi è nato a Rosario (come Leo Messi) il 19 febbraio del 1993, segno zodiacale Acquario. È alto 181 centimetri per un peso di 75 chili. Piede destro, ruolo attaccante-punta centrale. Il suo attuale valore, secondo TransferMarkt è di 28 milioni di euro aggiornato l’ultima volta a metà dicembre del 2021 (valore massimo cento milioni a dicembre del 2018). Nel 2016 ha pubblicato la sua autobiografia ‘Sempre avanti’, scritta con Paolo Fontanesi.
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