Brutto momento per Wanda Nara, Il vice-procuratore onorario Galileo Proietto ha chiesto per lei una condanna 4 mesi di reclusione. Il processo a suo carico è relativo ai fatti del 22 giugno del 2015, giorno in cui la showgirl-manager argentina ha condiviso su Facebook e Twitter i dati personali dell’ex marito Maxi López. Wanda Nara aveva postato il numero di cellulare e l’email dell’ex calciatore dell’Udinese. E, cosa scontata, in pochi minuti López era stato inondato di chiamate e messaggi da parte dei fan.

Maxi López

In quel periodo erano in corso le operazioni di calciomercato e, secondo l’accusa, l’iniziativa della Nara, ha di fatto impedito “un normale svolgimento delle trattative commerciali e calcistiche dell’atleta”. Wanda Nara era attesa in aula per riferire la sua versione dei fatti davanti ai giudici della seconda sezione penale, ma ha preferito non presentarsi. Prossimo appuntamento in tribunale il 29 ottobre per eventuali repliche e per la sentenza.

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Wanda Nara e Mauro Icardi

Dal canto suo, il legale di Wanda Nara ha chiesto l’assoluzione in quanto, a suo dire, non vi è la prova della responsabilità della donna. “Non c’è la prova che sia stata lei l’autore reale dei post sui social network – ha sottolineato il difensore – e nemmeno che abbia creato un danno al calciatore”. Ovviamente, data l’esiguità della eventale pena, la moglie di Mauro Icardi non rischia di finire in carcere, ma vedrebbe macchiato il suo ‘profilo’ giudiziario. Ciò che è certo è che tra Wanda Nara e Maxi López non ci sarà mai pace.


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