Quando il senato ha bocciato la proposta di legge, gli attivisti a favore dell’aborto in Argentina avevano garantito che la loro battaglia non si sarebbe conclusa con quella decisione della camera alta. E difatti, la giornata di martedì 19 febbraio ha visto ancora scendere in piazza migliaia di ‘pañuelos verde’, fazzoletti verdi simbolo della campagna abortista.

La marea verde ha colorato le piazze di Buenos Aires e di molte altre città, chiedendo che la classe politica si faccia carico di una legge che consenta e tuteli l’aborto in via legale, sicura e gratuita.

aborto argentina


Nel giugno scorso, la camera dei deputati si era espressa favorevolmente, decisione che per molti aveva rappresentato uno storico passo avanti in termini di diritti. Poi, due mesi dopo, a seguito di un dibattito acceso e partecipato sia a livello di opinione pubblica che nei palazzi della politica, lo stop del senato.



I movimenti a favore di una estensione del diritto alla interruzione volontaria della gravidanza entro la 14esima settimana, anche oltre i casi di stupro e di pericolo di vita per la gestante, ribadiscono che il divieto spinge le donne a cercare interventi clandestini, non sicuri. E questi, dati alla mano, costituiscono una delle principali cause di mortalità materna.

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