Sorpresa della ‘nuova’ Alitalia sui voli tra Italia e Argentina, tra Roma e Buenos Aires. Una delle conseguenze del cambio di società, della riorganizzazione aziendale che andrà a regime dal 15 ottobre del 2021 con la nuova denominazione di Ita, sarebbe la perdita dei biglietti già acquistati. Stando alla notizia diffusa dal quotidiano argentino Infobae, i voli dopo quella data saranno cancellati.

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Non ci sarebbe nessuna riprogrammazione dei voli né con la nuova compagnia né con le compagnie partner del programma SkyTeam. Inoltre, il rimborso dei biglietti acquistati avverrebbe in pesos argentini, ma al cambio del momento di emissione. E, considerando la tendenza dell’inflazione in Argentina, di fatto sulla restituzione delle somme inciderà la svalutazione.

Le informazioni, aggiunge la testata argentina, arrivano dalla Faevyt, la sigla argentina che riunisce le associazioni di imprese di viaggi e turismo, dopo un incontro con Tommaso Fumelli, che è il country manager di Alitalia per l’Argentina e il Cile.


Viene anche spiegato che dalla stessa Faevyt non escludono la possibilità di intraprendere azioni leali contro la compagnia di bandiera italiana e starebbero predisponendo linee guida per definire in che modo proteggere i diritti dei possessori di biglietti Alitalia e quelli delle agenzie di viaggio.

Nella notizia diffusa in Argentina vengono presi in considerazione i voli tra Argentina e Italia, quelli cioè di interesse dei lettori locali. In linea generale, però, come spiega Il Sole 24 ore, “a protezione dei viaggiatori, il governo italiano ha istituito un fondo da 100 milioni che servirà a indennizzare i titolari di titoli di viaggio, ma anche di voucher emessi da Alitalia in conseguenza delle misure di contenimento previste per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e non utilizzati entro il 15 ottobre, la data di passaggio da Alitalia a Ita”.

“Due le possibilità. La prima è la riprotezione su un’altra compagnia: il passeggero avrà diritto a un voucher da spendere per un volo sulla stessa tratta gestito da una compagnia diversa. Senza costi aggiuntivi: l’eventuale differenza di prezzo verrebbe colmata con risorse del fondo governativo. Se questo non fosse possibile – perché, ad esempio, non ci sono vettori che coprono lo stesso tragitto – si avrà diritto al rimborso del biglietto”.

È, in sostanza, come pare di capire in assenza di informazioni ufficiali del vettore italiano, che sicuramente arriveranno a chiarimento delle primissime notizie, l’effetto della decisa riorganizzazione aziendale e, si immagina, delle conseguenze della pandemia che ha avuto un impatto devastante sul settore aereo e turistico in generale.

Ma è tuttavia difficile immaginare, da parte della nuova Alitalia, l’abbandono di una delle rotte storiche che ha unito per decenni Italia e Argentina. E infatti si parla di una riattivazione della tratta da marzo del 2022. Né immaginabile ‘l’abbandono’ dei passeggeri, in presenza di rigide norme che regolano i diritti dei passeggeri.

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