Da Argentina e Cile una proposta per la salvaguardia dell’Antartide. I due paesi sudamericani hanno presentato, in seno alla Convenzione per la protezione delle risorse marine viventi in Antartide (Ccamlr), un atto congiunto per la creazione di un’area marina protetta a tutela della Penisola antartica occidentale.

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La Ccamlr, parte del trattato Antartico, è stata istituita a Canberra il 20 maggio del 1980 ed è entrata in vigore il 7 aprile 1982. Il suo obiettivo è quello di preservare la vita marina e l’integrità ambientale antartica. All’accordo – che vede impegnati 31 paesi tra cui l’Italia – si è arrivati per il timore che un aumento della pesca di krill nell’Oceano atlantico potesse avere ripercussioni su altre forme di vita marina, che sul krill basano la propria esistenza.

“Come parte del sistema del Trattato antartico – segnala il ministero degli Esteri di Buenos Aires – è sempre stato un attore di primo piano nella protezione della biodiversità marina nella Penisola antartica, il cui ecosistema soffre sia l’impatto del cambiamento climatico che quello della pesca”.


L’area interessata dalla proposta di Argentina e Cile concentra il 75 per cento circa del krill, alimento fondamentale per balene e pinguini ed è la stessa area sulla quale si registra la maggiore attività dell’uomo in Antartide. Anche il turismo, che registra oltre 50mila presenze annuali.

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La proposta dei due paesi per la creazione di un’area marina protetta è il frutto di un lavoro scientifico avviato nel 2012 dai ricercatori dell’Instituto Antártico Argentino e del corrispondente ente cileno. Una prima iniziativa di Argentina e Cile è stata presentata alla commissione già nel 2018 e l’iter è tuttora in fase di approvazione.

Di qui alla speranza dell’Argentina, che attualmente detiene la vicepresidenza della commissione, che nella sessione che si conclude il 30 ottobre ci possano essere significativi passi in avanti. Tra le altre determinazioni, i paesi membri dovranno accordarsi su misure tese allo sviluppo razionale della pesca in acque dell’Antartide e agevolare controllo e repressione delle attività irregolari.

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